Mercoledì sera, la sala della Biblioteca catalana dell’Obra cultural de l’Alguer ospiterà la presentazione, a cura dell’archeologo algherese Pietro Alfonso, del libro di Francesco Masia intitolato “Scrittura nuragica? Storia, problemi e considerazioni”
ALGHERO - Mercoledì 21 febbraio, alle 18, nella sala della Biblioteca catalana dell’Obra cultural de l’Alguer, in occasione della “Jornada internacional de la llengua mare”, si terrà, a cura dell’archeologo algherese Pietro Alfonso, la presentazione del libro di Francesco Masia “Scrittura nuragica? Storia, problemi e considerazioni”. All’epoca dei nuragici, c’era una forma di scrittura?
Secondo alcuni studiosi sì, secondo il mondo accademico no, però da anni ci sono diversi reperti archeologici appartenenti all’epoca nuragica, trattati a Torino con la termoluminiscenza, che attestano esattamente che quei segni alfabetici della nave di Teti risalgono al Nono ed Ottavo secolo a.C., ma l’Università e le Soprintendenze non riconoscono ancora alcuna forma di scrittura nuragica. Per questa ragione, il medico algherese Francesco Masia, appassionato di archeologia, ha scritto questo libro mettendo in evidenza gli elementi a favore di un uso della scrittura in Sardegna fin dai tempi nuragici ed aspetta così che il mondo accademico prenda una posizione ufficiale.
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