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Red 7 aprile 2018
Sant´Antioco: festa del Patrono
Da sabato 14 a lunedì 16 aprile, è in programma la 659esima festa di Sant´Antioco martire, Santo Patrono della città e di tutta la Sardegna, tra cultura, fede, tradizione, enograstronomia e tanto divertimento


SANT'ANTIOCO - Si rinnova l’appuntamento con la festa più antica dell’Isola, quella in onore di Sant'Antioco Martire, Santo Patrono della città e di tutta la Sardegna, arrivata alla 659esima edizione ed in programma da sabato 14 a lunedì 16 aprile. Cultura, fede e folklore sono ancora una volta i cardini su cui si regge “Sa Festa”, in un intenso momento di devozione della comunità antiochense che, come da tradizione, quindici giorni dopo Pasqua si stringe attorno alla figura del suo Santo protettore. Insieme al fitto manifesto di appuntamenti religiosi, è previsto un ricco carnet di manifestazioni laiche, divise tra enogastronomia e spettacoli d’intrattenimento. E per il 2018, c’è una grande novità, la prima edizione della Fiera Enogastronomica. Tredici produttori locali, accanto a quelli provenienti da tutte le province sarde, proporranno ai visitatori le loro specialità tipiche, in vendita e con degustazioni. Ma non sarà una classica fiera alimentare, perché tra cibo e vino ci saranno i gruppi folk ad animare ogni stand in rappresentanza dei paesi di provenienza (inaugurazione sabato 14, in Piazza Italia, alle 18.30). Durante i giorni di festa, spazio anche alla musica di qualità con i “Sud sound system &Bag a riddim band”, formazione del Salento che muove tra sonorità raggamuffin e dancehall reggae, combinando ritmi giamaicani e sonorità locali, come l’uso del dialetto salentino e le ballate di pizzica e tarantella (sabato 14, alle 21, in Piazza Umberto). E non mancheranno i classici della Festa, come le Pariglie, “Sa cursa po Santu Antiogu”, domenica 15, alle 15, nel Lungomare–Parco giardino, e lo spettacolo pirotecnico che chiuderà la tre giorni di festeggiamenti (lunedì 16, alle 22, sul Lungomare).

Ma per tutti i tre giorni, restano centrali i riti dedicati al culto del Santo. Ecco che si ripetono, dunque, le consuete processioni: sabato 14, dalle 18, con partenza dalla chiesa di Santa Maria Goretti, l’appuntamento è con il pellegrinaggio verso la basilica di Piazza De Gasperi per la tradizionale benedizione de “Is Coccois” offerti al Santo; lunedì 16, dalle 18.30, con avvio dalla basilica, sarà la volta del momento più importante della festa, la solenne processione per le strade della città: la statua di Antioco e le sue reliquie sfileranno accompagnate da cavalieri ed amazzoni, gruppi in costume provenienti da tutta la Sardegna, suonatori di launeddas, traccas e fedeli. E per poter essere sempre aggiornati sul calendario degli eventi, sugli spettacoli che andranno in scena per tutta la festa, sulle processioni e, non solo, ecco la nuova applicazione mobile. Scaricabile facilmente su tutti i dispositivi smatrphone, la App “Sant’Antioco Eventi” sarà una vera e propria guida virtuale nel cuore della manifestazione. L’applicazione resterà attiva anche dopo la festa, a disposizione di chi vuole essere sempre informato su tutti gli avvenimenti in programma in città.

«Un programma variegato che, da una parte, mira alla valorizzazione della figura del Santo, dall’altra, a una promozione turistica dell’isola di Sant’Antioco che si spinga oltre i confini della Sardegna: Il nostro progetto – spiega l’assessore comunale del Turismo Roberta Serrenti – è di avviare un percorso che tenda a potenziare l’evento non solo dal punto di vista culturale e religioso, ma anche da quello della valorizzazione del territorio, cercando di aprirci ad una dimensione internazionale. Nella tre giorni della Festa, infatti, saranno presenti dodici operatori turistici che parteciperanno a un Educational tour nell’isola di Sant’Antioco per la promozione integrata del territorio rivolto a possibili mercati di riferimento come Gran Bretagna, Francia e Germania. Su questo solco, si inserisce anche la rivisitazione dell’immagine grafica del Santo, proposta in chiave accattivante e moderna». Sulla stessa linea il sindaco Ignazio Locci. «Anche quest’anno abbiamo deciso di festeggiare il Santo con il massimo sforzo possibile per la nostra comunità – dichiara il primo cittadino - siamo consapevoli che la festa del Santo patrono dell’Isola rappresenti uno dei fattori più importanti delle nostre iniziative di promozione turistica della città. Sant’Antioco, grazie ai festeggiamenti e alle iniziative promozionali a essi legate, viene messa al centro dell’attenzione del panorama nazionale e internazionale. Le sue porte saranno aperte ai visitatori che vorranno ammirare anche tutte le bellezze archeologiche, dalla basilica alle catacombe, passando per i tophet, i musei cittadini e tanto altro». «Quella della Festa di Sant'Antioco è una storia al di là del tempo – commenta l’assessore comunale della Cultura Rosalba Cossu – la nostra identità trova la sua dimensione nella figura di Antioco, così antica e così attuale. Il Santo venuto dal mare ricorda il nostro essere un intreccio con i paesi del Mediterraneo. Se siamo uomini lo siamo al di là dei confini territoriali; così come se siamo cristiani, lo siamo al di là dei confini geografici. La solenne processione del lunedì, questa espressione di pellegrinaggio fiorita e gioiosa, vede una grandissima partecipazione di fedeli, e non soltanto degli antiochensi, a testimonianza che Antioco ha sempre chiamato a sé le folle. Il patrono è ancora presente nella nostra realtà e ci incoraggia a riunirci e a seguire il suo esempio. Era un migrante che si è prodigato concretamente: la preghiera, per lui, era azione».

Nella foto: un momento della presentazione
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