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Red 13 aprile 2018
Lavoro e giovani: Mura a Bono
L’incontro si è svolto all’Istituto superiore Enrico Fermi. Con l’assessore regionale del Lavoro, hanno partecipato anche il vescovo di Ozieri Corrado Melis ed il responsabile della Pastorale sociale di Milano e Lombardia Walter Magnoni


BONO - Il lavoro nell’era 4.0, le problematiche di oggi, le questioni etiche e le paure dei giovani sul futuro dell'economia e della società. Questi i temi al centro dell’incontro che si è svolto all’Istituto superiore Enrico Fermi di Bono, al quale ha preso parte l’assessore regionale del Lavoro Virginia Mura, insieme al vescovo di Ozieri Corrado Melis ed al responsabile della Pastorale sociale di Milano e Lombardia Walter Magnoni.

L’iniziativa era collocata nel solco della riflessioni fatte durante la settimana sociale dei cattolici italiani che si è svolta nell'ottobre 2017 a Cagliari, incentrata sul lavoro dignitoso, libero, creativo e solidale. Una folta platea di ragazzi ha ascoltato con attenzione gli interventi e ha interagito partecipando al dibattito ponendo domande ed invitando a discutere di questioni molto delicate: dal problema dell’avanzare della tecnologia sul lavoro tradizionale all’uso distorto della rete, dalla disoccupazione giovanile all’economia nelle aree interne, fino a toccare tematiche sensibili come l’aumento delle disuguaglianze determinato dalle nuove forme di sfruttamento del mercato del lavoro sempre più orientato al profitto.

«Ai nostri ragazzi dobbiamo trasmettere una nuova cultura del lavoro – ha affermato Mura – che non deve essere legata soltanto alla vecchia concezione del lavoro dipendente e del “posto fisso”, ma deve rispondere ai cambiamenti della società contemporanea che richiede un adeguamento costante delle competenze, specie in ambito tecnologico, e una propensione all’autoimpiego. C’è una crescente tendenza all’autoimprenditorialità che la Regione sta promuovendo con strumenti ormai consolidati come il Microcredito, e con forme innovative di supporto alla elaborazione dell’idea imprenditoriale e alla fase di start up anche rivolte ai giovani».

«Il bagaglio educativo e valoriale che si acquisisce nel corso degli studi – ha proseguito l’assessore – rappresenta un investimento sul futuro dei giovani: sia per diventare cittadini consapevoli al servizio della comunità sia per entrare con più facilità, grazie alle competenze acquisite, nel mercato del lavoro. Occorre ripartire dal valore sociale del lavoro e favorire l’attivazione delle giovani generazioni – ha concluso la titolare del Lavoro, che ha invitato i ragazzi a rivolgersi ai Centri per l’impiego – per cogliere tutte le opportunità: dai corsi di formazione nell’ambito della Green e Blue economy che, specie nelle aree interne, possono dare occasioni di lavoro incentrate sulla valorizzazione del patrimonio ambientale e culturale, ai tirocini, strumento molto utile soprattutto per i più giovani che hanno l’occasione di misurarsi con una realtà aziendale e fare un’esperienza formativa e pratica, fino al servizio civile. Oltre naturalmente al programma LavoRas, che destina una parte consistente all’incentivo occupazionale, circa 22milioni di euro, per gli under 35, che è un’altra opportunità da cogliere per i giovani e per le aziende».
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