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Red 19 aprile 2018
Vinitaly: quaranta premi per le cantine sarde
«Grande successo delle nostre produzioni. Ora al lavoro per rafforzare la rete tra le imprese», ha dichiarato l´assessore regionale dell´Agricoltura Pier Luigi Caria


ALGHERO - La 52esima edizione del Vinitaly si è chiusa ieri (mercoledì), con un bilancio molto positivo per le cantine sarde presenti alla prestigiosa esposizione internazionale del Veronafiere: quaranta premi conquistati sui 601 assegnati alle eccellenze vitivinicole mondiali, in concorso per il catalogo “5StarWines”, dove si è espressa una giuria di esperti di altissimo livello. Un ulteriore riconoscimento è andato ad un’etichetta selezionata in una categoria speciale.

La rassegna si era aperta domenica, con un ottimo risultato per la Sardegna: la conquista del premio di miglior vino in assoluto portato a casa dalla Vernaccia del 2004 di Silvio Carta, storico produttore della cantina di Baratili San Pietro, rinomata anche per i distillati. Nello stesso giorno, anche la consegna, da parte dell’assessore regionale dell’Agricoltura Pier Luigi Caria, del “Premio Angelo Betti”, con la Medaglia Cangrande 2018, all’enologo Piero Cella titolare della Cantina Quartomoro di Sardegna, con sede ad Arborea. La premiazione dei Benemeriti della viticoltura italiana è un riconoscimento, nato nel 1973, che ogni assessore regionale dell’Agricoltura consegna tutti gli anni alla figura che si è particolarmente distinta per aver valorizzato e promosso la cultura vitivinicola della sua regione.

“Le novantasette cantine sarde, di cui settantadue ospitate nel Padiglione della Collettiva regionale, hanno rappresentato uno spaccato del comparto produttivo isolano di cui andare fieri. Imprese dinamiche che si affacciano sui mercati nazionali ed esteri con vini di elevata qualità che raccontano tradizioni e specificità dei diversi territori della Sardegna – ha dichiarato Caria, che ha aggiunto - Il prossimo mese convocheremo in Assessorato i rappresentanti dei Consigli di amministrazione delle cantine e con loro cercheremo di costruire un progetto di promozione che metta in rete le nostre aziende. Dobbiamo fare massa critica sulle nostre produzioni. La concorrenza mondiale è fortissima e possiamo sfidarla solo facendo sistema”.

La quarta ed ultima giornata del Vinitaly 2018 si è chiusa con l’appuntamento: “La Sardegna dei Territori: Il Bovale di Mogoro, del Mandrolisai, della Marmilla e di Dorgali”, a cui è seguita una tavola rotonda con Dario Cappelloni (Doctorwine), Giuseppe Carrus (Gambero rosso) e Pier Paolo Fiori (Agris Sardegna). L’incontro è quindi proseguito con una degustazione guidata di quattro vini accompagnati da prodotti tipici della tradizione agroalimentare sarda. Le produzioni di eccellenza. In Sardegna sono presenti quindici Indicazioni geografiche tipiche e diciotto Denominazioni d’origine tra cui una Docg, il Vermentino di Gallura.
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