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Red 27 aprile 2018 video
Una piazzetta per ricordare Francesco Sotgiu
Questa mattina, Alghero ha intitolato alla memoria del maresciallo maggiore della Guardia di finanza, lo spazio ricompreso tra le piazze Pino Piras e Porta Terra


ALGHERO - Questa mattina (venerdì), la città di Alghero ha intitolato alla memoria del maresciallo maggiore della Guardia di finanza Francesco Sotgiu, la piazzetta ricompresa tra le piazze Pino Piras e Porta Terra. Alla cerimonia, inserita all'interno delle celebrazioni del 20esimo raduno nazionale dell'Associazione nazionale finanzieri d'Italia, in corso di svolgimento in questi giorni nella Riviera del corallo, hanno presenziato le massime autorità militari locali e regionali, il sindaco Mario Bruno, il comandante interregionale dell’Italia centrale, generale Edoardo Valente, il comandante regionale della Guardia di finanza, generale Bruno Bartoloni, il presidente nazionale dell'Anfi generale Umberto Fava, la famiglia Sotgiu al completo, rappresentata dalla figlia Lidia.

Francesco Sotgiu nasce ad Alghero il 16 agosto 1896. Giovanissimo partecipa alla Prima guerra mondiale e viene decorato con una croce al merito di guerra e con la medaglia interalleata della vittoria. Nel 1920, si arruola nella Guardia di finanza. Presta servizio a Rodi Egeo, nella Legione di Bari ed il primo febbraio 1930 viene trasferito alla Legione di Trieste, con sede a Fiume. Per i suoi elevati meriti, consegue una brillantissima carriera: fu nominato sottobrigadiere nel marzo 1921, promosso brigadiere nel luglio 1926, maresciallo ordinario nel 1930, maresciallo capo nel 1933 e maresciallo maggiore nell’ottobre 1941. Nonostante la situazione confusa venutasi a creare a Fiume, il maresciallo Sotgiu continua a permanere in servizio recandosi quotidianamente in caserma, come riteneva fosse suo dovere fare. Il 3 maggio 1945 viene catturato dalle forze dell’esercito popolare di liberazione della Jugoslavia, che dichiara prigionieri anche tutti gli altri finanzieri presenti. Nella caserma, nei giorni successivi, vengono radunati altri militari prigionieri per essere avviati dopo qualche settimana oltre il confine italo-slavo, in località sconosciute, senza alcuna traccia del futuro destino.

La memoria dei finanziari caduti nella Venezia Giulia, Istria e Dalmazia nel lungo periodo di occupazione nazifascista, è stata onorata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano con la concessione della medaglia d’oro al merito civile alla bandiera di guerra della Guardia di finanza. Questa la motivazione: «I Reparti della Guardia di finanza dislocati lungo il confine orientale, dopo l’8 settembre 1943, pagarono alto tributo di sangue pur di affermare i principi di legalità, della sicurezza economico-sociale e della salvaguardia dei valori etico-morali. Strenuo baluardo dell’italianità e dell’integrità territoriale, i finanzieri di stanza nella Venezia Giulia, Istria e Dalmazia rimasero al loro posto di servizio, dopo l’armistizio, scrivendo pagine luminose di generoso altruismo».

Nella foto: il momento della presentazione della targa
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