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Red 27 aprile 2018
LavoRas: si parte con i cantieri da 45milioni
Firmato l’accordo tra la Regione autonoma della Sardegna e gli Enti locali. «Straordinaria occasione di rilancio», dichiarano all´unisono il governatore dell´Isola Francesco Pigliaru e gli assessori regionali Raffaele Paci e Cristiano Erriu


CAGLIARI - Si parte con i cantieri di LavoRas, la parte che muove 45 dei 128milioni complessivi messi in campo con il piano per il lavoro voluto dalla Giunta regionale ed approvato dal Consiglio attraverso la Finanziaria. Nella Sala Lussu di Villa Devoto, il presidente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru, gli assessori regionali della Programmazione Raffaele Paci e degli Enti locali Cristiano Erriu, ha firmato con il presidente dell’Anci Emiliano Deiana, i rappresentanti di Aiccre ed Asel Carla Medau ed Antonello Atzeni e con il Cal, l’accordo quadro che da il via a tutta la procedura. Nelle prossime ore, l'Insar pubblicherà l’avviso: i Comuni possono immediatamente presentare il progetto che sarà valutato da Insar. Una volta approvato, verrà fatta la selezione dei disoccupati dalle liste comunali ed a quel punto si potrà materialmente aprire il cantiere. Una procedura che, per obblighi di legge, ha delle scadenze in ogni sua fase fissate fra i trenta ed i quarantacinque giorni, ma che può essere chiusa nel giro di pochissimi giorni, se le domande saranno presentate tempestivamente dai Comuni. Attraverso i cantieri, i sardi occupati saranno circa 3500. I rappresentanti degli Enti locali hanno espresso forte apprezzamento per LavoRas, sottolineando la correttezza dell’impostazione e la condivisione del percorso, che da fiducia e risponde alle aspettativa dei Comuni.

«LavoRas è la nostra risposta a una ripresa che è ancora troppo lenta, e questo vale non solo per la Sardegna, ma per tutto il Paese, soprattutto al sud. Quando il mercato non sostiene con sufficiente vigore la creazione di lavoro, la ricetta è quella che ci ha insegnato Keynes: il lavoro va creato anche con l'intervento pubblico - ha dichiarato Pigliaru - I cantieri di lavoro previsti e finanziati da LavoRas sono esattamente questo: la creazione di nuova occupazione subito su progetti mirati, che dunque avranno effetti permanenti con la realizzazione di servizi di cui le comunità avevano bisogno e che saranno un vantaggio per tutti. Grazie all’impegno di molti e con l'essenziale protagonismo dei Comuni - prosegue il governatore dell'Isola - il percorso sta andando avanti in fretta ed efficacemente: la firma di oggi, che definisce i dettagli, dimostra che insieme si è lavorato bene, ed è un ottimo esempio di collaborazione tra Istituzioni che hanno come unico obiettivo aiutare chi ha sofferto e sta soffrendo di più la crisi». «Il percorso di LavoRas è stato fortemente condiviso con le parti sociali, economiche e istituzionali oltre che con il Consiglio regionale - ha ricordato Paci - Abbiamo fatto decine di incontri per raggiungere il miglior risultato possibile, accogliendo suggerimenti e integrazioni, perché ognuna delle parti ha portato il suo importante contributo. Abbiamo corso molto, lavorato su questo Piano ogni singolo giorno e ora  bisogna continuare a correre per capitalizzare al massimo tutti gli sforzi che sono stati fatti: puntiamo su procedure snelle e rapide, e siamo sicuri che anche i Comuni saranno pronti, perché c’è grande voglia di ripartire e far ripartire la nostra regione. LavoRas è una risposta seria e concreta all’emergenza lavoro in Sardegna - chiosa il vicepresidente - E, insieme ai 45milioni del Reis e alle politiche di programmazione territoriale, è una occasione straordinaria per uscire definitivamente dalla crisi».

I 45milioni destinati ai cantieri di LavoRas sono di provenienza Fsc e Fse. Un primo anticipo, pari al 30percento dell’importo complessivo, sarà erogato dalla Regione al momento della firma della convenzione di approvazione del progetto fra Comune interessato, Aspal ed Insar. Una seconda quota, il 50percento, verrà stanziata all’apertura di cantieri (dunque al momento dell’assunzione dei disoccupati), il restante 20percento a saldo, dopo la rendicontazione finale. Sei le tipologie di cantieri previste: ambiente, compresi i litorali e le aree umide, e dissesto idrogeologico; beni culturali ed archeologici; edilizia; reti idriche; valorizzazione attrattori culturali; patrimonio pubblico ed efficientamento delle procedure comunali. «Questo programma straordinario – sottolinea Erriu – riattiva i cantieri comunali per l’occupazione. I Comuni sardi sono abituati da tempo a dare risposte ai tanti fabbisogni e alle richieste di lavoro dei cittadini. Da oggi sarà possibile farlo anche attraverso i cantieri innovativi inseriti nel Catalogo, che rispondono a una domanda di occupazione e consentono ai Comuni stessi di risolvere alcune criticità amministrative: digitalizzazione di documenti, gestione degli archivi, attività legate all’archeologia e alla sistemazione del territorio. Sarà possibile sviluppare la micro-imprenditorialità locale e, in una certa misura, contenere lo spopolamento delle zone interne. I progetti potranno essere presentati anche in forma partecipata, all’interno di una o più Unioni di Comuni oppure in una porzione di un singolo territorio». Con LavoRas, che oltre ai cantieri contiene la parte dei bonus occupazionali, la Giunta conta di ridurre il tasso di disoccupazione di circa un punto percentuale, a condizioni stabili, e di dare lavoro complessivamente ad oltre 10mila persone. Oltre ai 128milioni per il 2018, il Piano stanzia 70milioni ciascuno per il 2019 ed il 2020, soldi e politiche che faranno aumentare ulteriormente il numero degli occupati.
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