«Prosegue l´iniziativa che ha avuto esiti positivi», ha annunciato l´assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu, in seguito alla pubblicazione del nuovo avviso per le attività di volontariato sociale
CAGLIARI - E’ stato pubblicato il nuovo avviso per la presentazione di progetti di volontariato sociale promossi dalla Regione autonoma della Sardegna e destinati ai richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale, che hanno raggiunto la maggiore età e che vivono nei Centri di accoglienza della Sardegna. «Alla luce dei buoni risultati ottenuti con i due bandi pubblicati nel 2017 e sul modello di quanto già sperimentato - spiega l’assessore regionale agli Affari generali Filippo Spanu - vogliamo dare ulteriore slancio a questa attività che sostiene e promuove in modo concreto il processo di inclusione e integrazione dei migranti. Le azioni di volontariato sociale, espressamente previste nel Protocollo siglato da Regione, Anci e Prefetture e parte integrante del Piano regionale per l’accoglienza dei flussi migratori non programmati, mirano a promuovere il coinvolgimento dei migranti in attività di pubblica utilità per instaurare positive relazioni sociali con le comunità».
L’Avviso è destinato ai Comuni ed alle Associazioni del terzo settore. Le proposte possono essere presentate entro le 12 di lunedì 28 maggio. Le attività dovranno essere svolte su base volontaria e gratuita. Non sono richieste specializzazioni particolari e, comunque, il progetto deve essere attuato nel rispetto delle capacità e delle attitudini dei migranti. Gli ambiti in cui le attività di volontariato possono essere realizzate sono la salvaguardia dell'ambiente e cura del verde, la tutela e la cura dell'arredo urbano, la salvaguardia, custodia e cura del patrimonio storico, artistico e culturale, la tutela, custodia e cura degli ambienti dedicati al tempo libero ed allo sport. Le proposte dovranno essere accompagnate, a pena di inammissibilità, da accordi con i gestori delle strutture che ospitano i richiedenti asilo o titolari di protezione internazionale coinvolti nelle attività di volontariato di pubblica utilità.
Dovrà essere prevista, a carico dei soggetti organizzatori, un'adeguata copertura assicurativa per la responsabilità civile verso terzi e contro gli infortuni. Il progetto dovrà avere una durata massima di quattro mesi dalla firma dell’accordo con l’Osservatorio interregionale cooperazione allo sviluppo, che agisce in nome e per conto della Regione, ed impegnerà ciascun migrante per un totale di ore compreso tra le sei e le quindici settimanali. La Regione, sempre tramite l’Osservatorio, si impegna, con uno stanziamento complessivo di 60mila euro, a riconoscere per ogni progetto idoneo un contributo massimo di 5mila euro. Lo scorso anno, sono stati finanziati dodici progetti per oltre cento giovani impegnati in diversi ambiti: salvaguardia dell’ambiente, tutela e cura dell’arredo urbano, del patrimonio storico, artistico e culturale.
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