Caso risolto ad Alghero. La direzione generale dell´assessorato agli Enti Locali chiarisce. La competenza della pulizia (movimentazione compresa) nelle aree di pertinenza delle concessioni è di esclusiva responsabilità dei balneari, includendo anche il tratto di battigia antistante le aree in concessione. Ecco i dettagli
ALGHERO - Il rimpallo di competenze e responsabilità, seppur rivolto a rendere accessibile e decorosa la spiaggia del lido ad Alghero, è finito. A qualche giorno di distanza dalla conferenza di servizi convocata dal Comune di Alghero su richiesta degli stessi balneari, al fine di accertare l'entità e la modalità delle operazioni da eseguire su ampi tratti di costa ancora oggi ricoperti dalla posidonia, arriva il chiarimento dell'assessorato regionale degli Enti Locali della Regione Sardegna che lascia pochi dubbi e, se mai ve ne fossero in corso, chiude definitivamente qualunque contesa.
«Ai sensi dell’Ordinanza balneare per l’anno 2018, gli interventi sull’area indicata nel titolo demaniale non esauriscono l’obbligo del concessionario, che è tenuto a “curare la manutenzione e la pulizia delle aree in concessione e delle aree limitrofe fino al battente del mare”. Con tale ultima espressione, invero di diffuso impiego, anche in vigenti Ordinanze balneari adottate nel resto d’Italia, nonché in
Ordinanze di sicurezza balneare adottate dalle Capitanerie di Porto, si intende il punto in cui batte il mare, cioè in cui si infrange l’onda, originando la fascia denominata “battigia”». E' quanto riportato nella nota a firma del direttore generale dell'assessorato sotto la cui competenza ricadono le spiagge.
Non solo. I dubbi avanzati dai pochi operatori che ancora non hanno movimentato un solo camion dalla propria concessione (ad Alghero sarebbero sostanzialmente due, ma in zone molto frequentate del lido), sostenendo che non rientrasse tra le operazioni di pulizia proprio la rimozione della posidonia, sono fugati con estrema chiarezza dalla stessa direzione generale dell'assessorato regionale competente. «Le attività di spostamento e smaltimento della posidonia, i cui accumuli costituiscono un fenomeno notoriamente frequente nelle spiagge e pertanto regolato anche dall’Ordinanza balneare, sono ricomprese (così come ogni altro intervento conservativo) nella predetta, onnicomprensiva, locuzione “manutenzione e pulizia”, da compiersi sino al battente sopra indicato».
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