Con il circo contemporaneo ed un mese di performance, laboratori, acrobazia e risate, lo Spazio T vince la sua scommessa. La ricetta? Una rete di alleanze pubbliche e private
ALGHERO - Un mese di performance, laboratori, acrobazie, risate, gente seduta per terra, bambini divertiti ed elettrizzati, adulti col naso all’insù e la bocca spalancata per lo stupore. Un mese di piazze, slarghi, vie gremite e festanti, a volte anche di pareti usate come palcoscenici per spettacoli musicali. Alghero e lo Spazio T mandano in archivio la seconda edizione di “Mamatita festival”. La versione 2018 della rassegna di arte di strada e circo contemporaneo organizzata dallo Spazio T, con la direzione artistica di Chiara Murru, ha fatto il pieno di consensi e ha confermato le due convinzioni che la ispirano.
La prima è che Alghero è un “teatro a cielo aperto”. La seconda è che non c’è un problema di spazi, di offerta artistica e culturale, ne di gradimento dello spettatore, ma solo a patto che pubblico e privati sappiano interagire nel modo giusto. È stato così per Mamatita festival 2018, grazie alla collaborazione che Murru ha trovato nel Comune di Alghero e nella Fondazione Alghero, ma anche nei tantissimi operatori culturali locali che hanno partecipato o anche solo dato una mano, e nei molti partner commerciali che hanno supportato in ogni modo quella che ad oggi si attesta come la più grande kermesse in Sardegna dedicata all’arte di strada ed alle discipline circensi contemporanee.
Scuole di circo, realtà affermate come il Circo Paniko, che ha piazzato ancora il suo chapiteau in Piazza Sulis e ha strappato consensi, clown, giocolieri, acrobati, danzatori, prestigiatori, artisti del fuoco, marionette e vecchi giochi in legno da riciclo e chi più ne ha più ne metta: tra il Forte della Maddalena, Piazza del Teatro, Piazza Pino Piras, Largo San Francesco, Piazza Sulis e Piazza Ginnasio è stata una gran festa. Dal primo al 29 settembre, il giorno del patrono, della festa di San Michele. E per il gran finale Mamatita ha sfidato la gravità. Perché quando la fantasia punta verso il cielo, verso quello spazio in cui abitano i sogni, non ci sono teatri, palasport e neanche piazze o slarghi che tengano.
eVenti Verticali, ensemble di teatro verticale, è sbarcato ad Alghero. Dopo 172 spettacoli a Qingdao, in Cina, e numerosi altri in Europa e negli Stati Uniti, Andrea Piallini e Mirko Ariu hanno concluso nella Riviera del corallo un intenso tour partito a inizio anno. Si sono calati da Piazza Sulis e hanno danzato in aria, sospesi, protagonisti della visual comedy proiettata alle loro spalle, sulla facciata della torre. «Un modo in più per dimostrare che non c’è bisogno di uno spazio, ma di Spazio T. E la città si fa teatro».
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