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Red 16 novembre 2018
Contro la mafia: doppio incontro ad Alghero
In programma mercoledì, nella Riviera del corallo, un doppio incontro, mattino e serale. Previste le presentazioni del libro “Quel terribile ´92” ed Antimafiaduemila


ALGHERO - «Ognuno di noi conserva nella memoria gli anni che, nel bene o nel male, hanno segnato la propria vita. Poi ci sono quelli che hanno segnato un’intera comunità. Con assoluta cognizione di causa il ‘92 si può definire così»” (Giobbe Covatta). Sono le parole di una delle voci raccolte nel libro del giornalista di “Antimafia2000” Aaron Pettinari, che sarà presentato mercoledì 21 novembre, ad Alghero.

Sarà un doppio appuntamento dedicato al ricordo di uno degli anni più decisivi per la storia recente della politica e della società italiana, il 1992, l'anno di Tangentopoli e delle due gravi stragi di mafia. A far da cornice all'incontro, “AntimafiaDuemila” esporrà i quadri di Gaspare Mutolo, ex mafioso divenuto collaboratore di giustizia proprio con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino; in carcere Mutolo scopre l'arte ed un nuovo modo per esprimere se stesso. Da anni, con quella che poi è diventata la mostra itinerante “Un viaggio tra i colori per cambiare gli orizzonti”, racconta su tela la sua Sicilia ed i paesaggi della sua infanzia, con tratto distinto e luminoso pieno di nostalgia per una terra amata nella quale non tornerà mai più.

Pettinari, inviato a Palermo per il giornale on-line Antimafia Duemila, incontrerà al mattino tutti gli studenti del Liceo Classico e Linguistico “Manno” di Alghero; la sera, alle 19, nella sala conferenze del Liceo Classico, davanti alla libreria, accompagnato dall'avvocato Elias Vacca presenterà “Quel terribile 92” (imprimatur ed, 2017), libro che, venticinque anni dopo i fatti citati, prova a raccontare quella stagione di rivoluzione e cambiamenti fino a giungere ai giorni nostri. Un modo per fare memoria e per raccontare a chi non l'ha vissuto un momento decisivo per il BelPaese. Venticinque anni dopo, è immediato pensare alle stragi di mafia in cui persero la vita Falcone e Borsellino, ma quella stagione è segnata anche da altri fatti come l'esplosione dell'inchiesta “Mani pulite”, il crollo della partitocrazia, la nascita dei primi populismi, lo scoppio della guerra in Bosnia, la nascita dell'Unione europea, la fine dell'Apartheid o la definitiva dissoluzione dell'Urss maturata alla fine di dicembre del 1991. Lo sforzo di memoria di quell'anno è affidato a venticinque “insoliti” testimoni. Non degli addetti ai lavori, ma semplici persone che non hanno avuto un ruolo diretto, se non quello di cittadini, rispetto a certe vicende. Grazie alle loro parole, Aaron Pettinari ricostruisce quell'anno a metà tra la speranza di un cambiamento possibile ed il tragico dolore. Pezzi di un puzzle che si incastrano tra loro a cominciare dal 17 febbraio 1992, quando scoppia il caso “Tangentopoli” con l'arresto dell'ingegner Mario Chiesa. Quella “mazzetta” da 7milioni, ricevuta dall'imprenditore Luca Magni, da il via all'inchiesta “Mani pulite”.

Basta scorrere ancora il calendario fino al 23 maggio per precipitare dallo scandalo alla guerra fra il potere criminale e lo Stato quando, alle 17.56, i killer di Cosa nostra innescano con un radiocomando a distanza mille chilogrammi di esplosivo, nascosti in un tombino dell'autostrada Palermo-Trapani, all'altezza dell'uscita per Capaci. Muoiono così Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e gli agenti di scorta Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani. Appena cinquantasette giorni dopo, alle 16.58, Palermo, e con essa l'Italia intera, sobbalza allo scoppio di una nuova bomba, stavolta in Via D'Amelio. Una nuova strage in cui a perdere la vita sono Paolo Borsellino ed i cinque agenti di scorta Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. E' il secondo colpo al cuore dello Stato da parte di Cosa nostra. Da qui riparte la memoria, venticinque anni dopo. Le venticinque “voci” sono quelle di Manuel Agnelli, Maurizio Bologna, Ninni Bruschetta, Loredana Cannata, Fabio Caressa, Giancarla Codrignani, Lella Costa, Giobbe Covatta, Jacopo Fo, Annalisa Insardà, Canio Loguercio, Fiorella Mannoia, Neri Marcorè, Bruno Morchio, Alberta Nunziante, Michela Ponzani, Carmela Ricci, David Riondino, Andrea Satta, Vauro Senesi, Daniele Silvestri, Sergio Staino, Flavio Tranquillo, Dario Vergassola e Stefano Vigilante.
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