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Red 22 novembre 2018
Stagno di Posada nel Parco Tepilora
«Sarà valorizzato all´interno del progetto di sviluppo da 15milioni», ha dichiarato l´assessore regionale della Programmazione Raffaele Paci, d´intesa con l´assessore regionale per la Difesa dell´ambiente Donatella Spano


POSADA - Nuova vita per lo Stagno di Posada, inserito nell’elenco delle Riserve naturali e riconosciuto dall’Unesco “riserva della biosfera” Mab. Con 400mila euro sarà acquisito dall’Ente Parco di Tepilora e valorizzato come zona umida nell’ambito del progetto di sviluppo locale da 15milioni di euro firmato ad agosto 2017 dalla Regione autonoma della Sardegna e dall'Unione di Comuni del Montalbo, nella Programmazione territoriale. L’ha deciso la Giunta regionale che, su proposta dell’assessore della Programmazione Raffaele Paci, d'intesa con l'assessore per la Difesa dell'ambiente Donatella Spano, ha approvato lo stanziamento a favore dell’Ente Parco, che lo acquisirà con 220mila euro e lo valorizzerà con i restanti 180mila.

«Lo stagno di Posada, pur essendo all’interno del perimetro del Parco regionale, non era nella disponibilità dell’Ente Parco, che invece ha più volte manifestato la necessità di acquisire e valorizzare un compendio di grande pregio, funzionale allo sviluppo dell’area di rilevanza strategica di Tepilora - spiega Paci – Oggi, abbiamo la possibilità di dare riscontro a questa esigenza, emersa in fase di co-progettazione del progetto di sviluppo territoriale, ma che in quel momento non era possibile soddisfare. Le zone umide sono una grande risorsa della Sardegna e vogliamo valorizzarle fortemente, e per questo abbiamo messo a punto una politica complessiva per gestirle al meglio. All’interno di questa politica, di sicuro la tutela ambientale è prioritaria, ma non parliamo solo di quella, perché vogliamo potenziare le attività produttive delle zone umide, incentivare la nascita di attività turistiche e sportive, salvaguardare e tutelare la forza lavoro occupata nelle attività economiche e allo stesso tempo promuovere nuova e qualificata occupazione, come l’Ente Parco Tepilora potrà fare con lo stagno di Posada».

«Lo sviluppo sostenibile è l'unico possibile per il nostro futuro e il Parco sta lavorando dall'inizio in questa direzione. Il progetto è infatti un altro tassello di tutto quanto creato da quella stessa comunità, cioè da un territorio meritevole di ricevere risorse perché ha dimostrato di avere grandi capacità progettuali premiate persino dall'Unesco - afferma Spano, che sottolinea - Il Parco regionale, a pochi anni dalla sua istituzione, ha fatto grandi progressi con un'attenta programmazione e valorizzazione delle risorse come esempio di area protetta che pensa sia alla propria comunità che ai visitatori, con particolare attenzione al turismo ecosostenibile». Il progetto “Tepilora, patrimonio accessibile a tutti”, punta su nuove potenzialità di sviluppo per le comunità locali grazie al lavoro coeso tra i territori che rientrano nell’Unione di Comuni del Montalto e l’Amministrazione regionale. «Abbiamo sempre creduto all'idea di sviluppo locale, alla forza delle persone che si mettono insieme, che progettano dal basso e non si arrendono a un futuro di spopolamento delle zone interne, puntando sulle loro caratteristiche e risorse per costruire un futuro più solido», conclude Raffaele Paci.
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