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S.O. 11 dicembre 2018
«Algheresi vessati, scelta scellerata»
«Dopo le dimissioni dovute dell’Assessore Tanchis bene farebbe il Sindaco a seguire l’esempio del suo ex fedele». Piras e Salaris si dicono estremamente preoccupati e chiedono la convocazione del Consiglio comunale di Alghero


ALGHERO - «Convocazione urgente della commissione di controllo e garanzia presieduta dal consigliere Salaris per verificare eventuali irregolarità negli migliaia di atti di riscossione inviati dalla step». E' la posizione dei consiglieri comunali Maria Grazia Salaris ed Emiliano Piras, che chiedono le dimissioni del primo cittadino, e «pretendono si faccia immediatamente chiarezza sulle cartelle pazze che stanno invadendo le case degli algheresi». Per Salaris e Piras quello che sta accadendo agli algheresi in questi giorni, alla vigilia di Natale, altro non sarebbe che «l'ennesima vessazione messa in atto dall'Amministrazione comunale guidata dal sindaco Mario Bruno». «Un vero e proprio tsunami che si è palesato per via della scelta di esternalizzare il servizio di riscossione coattiva dei tributi, ora in capo alla alla Step».

«Su questa scelta in Consiglio Comunale ci siamo opposti con tutte le nostre forze, perché convinti che con un investimento adeguato, il servizio potesse essere svolto dalla società S.e.c.a.l., senza dover invece andare a cercare società che non tenessero conto delle reali esigenze dei cittadini, ma che pensassero solo, così come sta accadendo, al proprio tornaconto personale con un aggio tra l’altro davvero smisurato. Gli effetti negativi di questa scelta scellerata, l’ennesima dell’amministrazione Bruno, li stanno subendo le imprese e le famiglie della nostra città che in questi giorni si vedono recapitare delle cartelle relative al ricalcolo di T.A.R.I. e I.M.U. del 2013, con l’applicazione nei più dei casi dei coefficienti più alti previsti dai regolamenti, e in altri sbagliando completamente l’inquadramento di destinazione previsti dagli strumenti di riferimento vigenti» denunciano Piras e Salaris.

Secondo i due consiglieri comunali si deve immediatamente ritornare in Consiglio per quanto riguarda il ricalcolo T.A.R.I., attraverso una delibera di consiglio che faccia un’interpretazione autentica del regolamento, condizionando così le scelte del soggetto riscossore. «Siamo fortemente preoccupati per quanto concerne le “cartelle pazze” che riguardano l’ I.M.U., poiché, a parte per quelle palesemente errate per evidenti errori di interpretazioni di destinazione urbanistica, nel contratto siglato tra amministrazione e la società che ha vinto l’appalto non venivano previsti strumenti di “calmieramento” che mirassero ad applicare i coefficienti più bassi previsti dal regolamento I.C.I. approvato nel 2007 e tuttora in vigore».

Foto d'archivio
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