Le votazioni online del Partito dei sardi si sono concluse con un si alla Nazione sarda di 17.725 voti contro 396. Per la scelta del candidato presidente alle Regionali, il segretario nazionale ha raccolto 15.452 voti su 18.605 complessivi
CAGLIARI - “Si” alla Nazione sarda con Paolo Maninchedda candidato presidente. Questo il fulcro del risultato delle “Primarias”, ottenuto dal Partito dei sardi grazie al sistema di voto on-line “Eligo”. Elezioni on-line conclusesi ieri (domenica) e che proponevano due diverse votazioni: un referendum sulla Nazione sarda ed una sul candidato presidente alla Regione Sardegna.
Il questito del referendum era: ““È condiviso che il popolo sardo, con la sua millenaria storia mediterranea ed europea, ha diritto ad autodeterminarsi, vale a dire a scegliere pacificamente le proprie forme di autogoverno. A partire da questa consapevolezza, ritieni che si possa affermare quanto segue? “La Sardegna è una nazione, cioè una comunità portatrice di diritti e interessi propri, che in quanto tale necessita di maggiori poteri per interpretarli, difenderli, affermarli””. Erano 20.610 gli iscritti al voto, ma di questi sono risultati validi 18.552 (2.058 “non conclusi”). Hanno vato “Si” in 17.725, “No” in 396, mentre 431 sono state le scheda bianca.
Quasi lo stesso il numero dei votanti per la scelta del candidato presidente del Partito dei sardi alle Elezioni Regionali del febbraio 2019. Iscritti 20.455, validi 18.605, “non conclusi” 1.850. La parte del leone l'ha fatta, come atteso, il segretario nazionale del partito Paolo Manichedda, che ha raccolto 15.452 preferenze. Staccatissimi, alle sue spalle, Matteo Murgia (1.024), Antonio Sardu (1.011), Giovanni Panunzio (343) e Gian Paolo Casula (335). In questa votazione, le schede bianche sono state 440.
Nella foto: Paolo Maninchedda
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