Red
11 gennaio 2019
Armi clandestine: arrestati due fratelli
Ieri mattina, i Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Siniscola e della Squadriglia di Monte Pizzinnu, con una squadra ed i cinofili dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta, hanno arrestato due fratelli per detenzione abusiva di armi clandestine
SINISCOLA - Ieri mattina (giovedì), i Carabinieri dell’Aliquota operativa della Compagnia di Siniscola e della Squadriglia di Monte Pizzinnu, con una squadra ed i cinofili dello Squadrone eliportato Cacciatori di Sardegna di Abbasanta, hanno arrestato due fratelli per detenzione abusiva di armi clandestine. Da mesi, i militari della locale Compagnia stanno effettuando accurate perquisizioni negli ovili della zona alla ricerca di stupefacenti, armi ed esplosivi: l’ultimo avvenimento verificatosi nella località “Sos Appentos”, che ha visto la deflagrazione di un ordigno rudimentale ha intensificato l’attenzione dei Carabinieri nella ricerca di materiale di detenzione illegale. Dopo numerosi servizi di osservazione nelle località vicine al luogo dell’evento, alle prime luci dell’alba è scattato il blitz dei militari in un ovile in località Mattaquizza, situata anch’essa nella frazione di Santa Lucia: troppo strane erano sembrate le abitudini dei due allevatori proprietari del posto e le loro frequentazioni.
Data la grandezza dell’area da perquisire, è stato necessario l’intervento di una decina di Carabinieri, oltre al prezioso contributo del segugio, addestrato per la ricerca di materiale esplodente: il cane aveva segnalato diversi anfratti dove probabilmente erano state nascoste polveri da sparo, ma erano risultate vuote. Grazie al suo fiuto, e dopo un’accurata perquisizione nel vasto terreno, è stato però possibile ritrovare due pistole “Beretta” con matricola abrasa in ottimo stato di conservazione, avvolte in buste di cellophane e ben nascoste negli anfratti rocciosi dell’agro, ma a facile portata di mano di chi conosceva il loro nascondiglio. I due caricatori, pieni di otto e dieci colpi in buonissimo stato, le rendevano pronte all’uso. I due, con la passione per la caccia, detenevano legalmente nelle loro rispettive abitazioni al centro di Siniscola anche quattro fucili calibro12 “Franchi”, “Beretta”, “Browing” e “Zanardini”, che sono state poi sequestrate cautelativamente dai Carabinieri.
I due allevatori siniscolesi, di cinquantotto e sessant'anni, sono stati condotti nella caserma di Siniscola e, una volta espletate le formalità di rito, sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di detenzione di armi clandestine. Sono stati successivamente accompagnati al carcere Badu ‘e Carros di Nuoro dove, nelle prossime ore, verranno interrogati dall’Autorità giudiziaria.Inoltre, verranno effettuati accurati accertamenti tecnici da parte dei militari del Ris di Cagliari sulle due armi scovate per accertare se possano aver sparato in alcune occasioni precedenti al ritrovamento.
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