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Red 16 febbraio 2019
Archeologia: l´Isola protagonista in Toscana
La Sardegna sarà l´ospite d’onore al Salone internazionale di archeologia e turismo culturale di Firenze. Convegni, incontri e promozione da venerdì 22 a domenica 24 febbraio


ALGHERO - Migliaia di siti archeologici, importanti musei, una densità per chilometro quadrato tra le più alte al mondo, un patrimonio unico in tutto il Continente. La Sardegna, terra ricchissima dalle potenzialità ancora inespresse, è stata scelta come ospite d’onore della quinta edizione di “tourismA”, il più importante evento europeo dedicato all’archeologia ed alla promozione del turismo culturale, da venerdì 22 a domenica 24 febbraio, al Palazzo dei congressi di Firenze. L’evento, organizzato dalla rivista “Archeologia viva” (Giunti editore), raduna istituzioni, esperti, archeologi e giornalisti da tutta Europa per una tre-giorni di conferenze e presentazioni di altissimo livello: saranno presenti, tra i 250 relatori, il divulgatore e padrino della manifestazione Alberto Angela, il direttore della galleria degli Uffizi Eike Schmidt, l'archeologo e scrittore Valerio Massimo Manfredi, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, lo storico dell'arte Antonio Paolucci, il critico Philippe Daverio, il presidente del Fai Andrea Carandini, il soprintendente di Pompei Massimo Osanna, l'ex presidente del Consiglio superiore dei Beni culturali Giuliano Volpe e la “turista per caso” Syusy Blady. Per la prima volta, l’ospite principale sarà una regione italiana e la scelta non poteva che cadere sulla Sardegna, un vero e proprio museo a cielo aperto. Una ricchezza non sempre valorizzata, ben presente però all’organizzazione di tourismA e del suo direttore Piero Pruneti: «Con la Sardegna abbiamo avuto sempre un feeling speciale, a conferma del vincolo di amicizia e del medesimo “sentire culturale” che lega la terra dei nuragici a quella degli etruschi».

L’organizzazione della delegazione sarda, dell’allestimento e degli eventi dedicati alla Sardegna è curata per la quinta edizione consecutiva dall’editore Carlo Delfino. Un lavoro intenso che vede radunati, sotto il patrocinio della Regione autonoma della Sardegna, delle Soprintendenze archeologiche regionali e dell’Università degli studi di Sassari, nello stesso spazio espositivo ampio 120metri quadri e collocato nella posizione più strategica del Palazzo: Unioncamere Sardegna, l’Unione dei Comuni della Trexenta (Comuni di Gesico, Guamaggiore, Guasila, Ortacesus, Pimentel, Selegas, Senorbì, Siurgus Donigala e Suelli), la Comunità montana Sarcidano Barbagia di Seulo (Comuni di Escolca, Esterzili, Genoni, Gergei, Isili, Laconi, Mandas, Nuragus, Nurallao, Nurri, Orroli, Sadali, Serri, Seui, Seulo e Villanovatulo), la Città di Alghero–Fondazione Alghero, i Comuni di Bonorva, Borutta e Torralba, i tre aeroporti sardi di Cagliari, Olbia ed Alghero, l’Associazione culturale Archeofoto Sardegna, la Bottega artistica di Carmine Piras (Oristano) e Teravista (Cagliari). Nel “Salone Sardegna”, troveranno tutti posto con un proprio stand dove potranno promuovere il territorio, anche con workshop ed incontri mirati con i buyer (agenzie di viaggio, operatori turistici e culturali) che da tutto il mondo raggiungono Firenze in occasione di tourismA. L’intero palazzo sarà allestito con suggestive immagini del patrimonio sardo, curate da Nicola Castangia e Maurizio Cossu, tutte accompagnate dal logo che Carlo Delfino editore ha studiato per la rassegna: la “A” di Archeologia che, stilizzata, rievoca un nuraghe con richiami alle sfumature della terra, del sole e del cielo. Nei giardini annessi al Palazzo dei congressi, l’esposizione sarà aperta dalla sequenza di dodici splendide riproduzioni a grandezza naturale delle statue di Mont’e Prama, opera del laboratorio di archeologia sperimentale di Carmine Piras che, all’interno del Salone, esporrà le riproduzioni di reperti della Sardegna preistorica e nuragica, tra video tematici e fotografie spettacolari.

All’Isola sarà dedicata la gran parte dei lavori, articolati in tre intense giornate tutte con ingresso libero e gratuito. Venerdì 22, il convegno “Sardegna museo a cielo aperto. Incontri con l’archeologia dell’Isola” ripercorrerà le varie declinazioni dell’archeologia sarda dalla preistoria al Medioevo. Moderato da Alberto Moravetti, dell’Università di Sassari, l’incontro vedrà gli interventi di docenti ed esperti degli Atenei di Sassari, Cagliari e Firenze e delle Soprintendenze regionali. A metà mattina, tourismA sarà ufficialmente inaugurato nel Salone Sardegna, alla presenza dell’assessore regionale degli Enti locali Cristiano Erriu. Di grande interesse le due conferenze in programma sabato pomeriggio e domenica mattina nell’Auditorium curate dagli archeologi Raimondo Zucca (docente dell’Università degli studi di Sassari) e Giorgio Murru (direttore del Museo della statuaria preistorica di Laconi). Tutto intorno, per tre giorni, decine di dibattiti ed incontri con delegazioni da tutta Italia, ma anche da Cina, Etiopia, Bhutan, Israele, Perù, Mongolia, Serbia, Bulgaria, Cipro, Malta, Croazia, Germania e Corsica.

(Foto di Nicola Castangia)
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