Una proroga formale per l’accordo di finanza pubblica fino all’insediamento dei nuovi organi del governo regionale. La chiede il presidente uscente della Regione autonoma della Sardegna nella lettera inviata ieri al presidente del Consiglio, ai ministri per l’Economia Giovanni Tria e per gli Affari regionali Erika Stefani
CAGLIARI - Una proroga formale per l’accordo di finanza pubblica fino all’insediamento dei nuovi organi del governo regionale. La chiede il presidente uscente della Regione autonoma della Sardegna Francesco Pigliaru nella lettera inviata ieri (giovedì) al presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte, ai ministri per l’Economia Giovanni Tria e per gli Affari regionali Erika Stefani.
«Come è noto, sono state recentemente avviate le riunioni tecniche finalizzate all’istruttoria preliminare all’accordo di finanza pubblica tra lo Stato e la Regione Sardegna, in ottemperanza alle statuizioni della Corte costituzionale da ultimo riprese nella sentenza n.6 del 2019. Poiché le vigenti norme statali (art.1 comma 875 della legge n.145 del 2018, come modificato dalla legge 11 febbraio 2019, n.12) - scrive Pigliaru - prevedono che detto accordo debba concludersi entro il 15 marzo, pena la perdita delle risorse al momento preservate per tale finalità nel bilancio dello Stato, si rappresenta la necessità che tale termine venga formalmente prorogato in considerazione delle tempistiche utili all’insediamento del nuovo Consiglio e della nuova Giunta regionali a seguito delle elezioni del 24 febbraio».
«Ciò, in modo da consentire all’organo politico di concludere l’accordo nei tempi così ristabiliti», ha concluso l'ormai ex governatore dell'Isola. La lettera è stata indirizzata per conoscenza anche al sottosegretario della Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti ed al ragioniere generale dello Stato Daniele Franco.
Nella foto: il premier Giuseppe Conte
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