Un viaggio emozionante alla scoperta dei luoghi di culto campestri della Diocesi di Alghero-Bosa. Gianni Cocco, Caronte moderno della cultura cristiana, ha scritto un libro che raccoglie i suoi viaggi, scritture che in passato sono state pubblicate nel quindicinale diocesano “Dialogo”
ALGHERO - Un viaggio emozionante alla scoperta dei luoghi di culto campestri della Diocesi di Alghero-Bosa. Gianni Cocco, Caronte moderno della cultura cristiana, ha scritto un libro che raccoglie i suoi viaggi, scritture che in passato sono state pubblicate nel quindicinale diocesano “Dialogo”. “Chiese Campestri” è un opera certosina, frutto di anni di osservazione e frequentazione delle cerimonie religiose. Ma non solo. E’ un lavoro di ricerca ed approfondimento, che nasce dall’amore per la terra sarda.
All’interno del libro, sono tante le fotografie scattate nei luoghi sacri, e con altrettanta meticolosità Cocco ha descritto le feste campestri, così come le ha vissute lui, da fedele e da cristiano. Un viaggio che si può leggere come pellegrinaggio, tra sentieri e bellezze naturalistiche, scorci di mare e di terra, tra i quali l’uomo ha costruito percorsi intimi di raccoglimento con Dio. Protagoniste le chiese, luoghi magici, avvolti da profumi di erbe aromatiche o sottobosco, che diventano tappe imperdibili per ogni cristiano. Questi luoghi vengono descritte da Gianni Cocco con assoluta profondità e compostezza: architetture che il tempo non ha scalfito, ma al contrario, consacrato e valorizzato.
Il libro vuole essere un itinerario, un piccolo ed al contempo grande contributo per quanti vogliono ripercorrere il cammino di fede. Prima sulle pagine del libro, poi rivivendo le celebrazioni. “Chiese campestri” si avvale di un saggio molto caro a Cocco. A scriverlo è Don Paolo Secchi, responsabile diocesano dei beni culturali ed ecclesiastici, suo insegnante alla Scuola dei ministeri diocesana, che ha valorizzato il lavoro dell’autore e ne ha decantato l’importanza divulgativa. A Gianni Cocco il merito di aver restituito testimonianze tangibili della fede, vissuta in prima persona non solo dagli abitanti del territorio, ma da appassionati di turismo religioso, che oggi cresce in maniera esponenziale.
Nella foto: Gianni Cocco
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