In occasione della sua tournée teatrale in Sardegna, che lo vedrà protagonista con lo spettacolo “Il rigore che non c´era”, mercoled´ mattina, Federico Buffa tornerà ad Alghero, questa volta nell´Auditorium della scuola media Maria Carta, per incontrare gli studenti di Via Malta e dell´Istituto Tecnico sportivo di Alghero per raccontare storie di campioni, ma non solo, che hanno cambiato letteralmente l´ordine della storia
ALGHERO - In occasione della sua tournée teatrale in Sardegna (martedì 26 marzo a Sassari), che lo vedrà protagonista con lo spettacolo “Il rigore che non c'era”, mercoledì 27, alle 11, Federico Buffa tornerà ad Alghero, questa volta nell'Auditorium della scuola media “Maria Carta”, per incontrare gli studenti di Via Malta e dell'Istituto Tecnico sportivo di Alghero per raccontare storie di campioni, ma non solo, che hanno cambiato letteralmente l'ordine della storia. Un appuntamento importante, battezzato informalmente, e solo per l’occasione, “Federico Buffa racconta storie di sport ai ragazzi e alle ragazze di Alghero”.
L’incontro, che sarà aperto alle famiglie, è organizzato dall’Associazione Si fa così 2.0, concessionaria dell'immobile all'interno del Parco dedicato al caporal maggiore scelto Gian Marco Manca, meglio conosciuto a tutti come "Merenderia", in collaborazione con insegnanti e con il dirigente scolastica. Associazione che, in passato, aveva avuto il piacere di ospitare Buffa per una chiacchierata informale proprio nei locali della Merenderia, in occasione del primo “Aperitivo sportivo” e, ancora prima, all'interno degli ex locali della Fondazione Meta, durante la presentazione del suo libro scritto con Paolo Frusca “L'ultima estate di Berlino”; dal quale nacque lo spettacolo teatrale “Le Olimpiadi del 1936”.
Avvocato, giornalista e telecronista sportivo, Federico Buffa ha rapidamente conquistato un proprio spazio in tv ed a teatro come grande narratore di storie, tanto che Aldo Grasso, in relazione ad alcune sue trasmissioni antologiche, sempre a tema sportivo, lo ha definito “un narratore straordinario, capace di fare vera cultura, cioè di stabilire collegamenti, creare connessioni, aprire digressioni”.
Nella foto: Federico Buffa
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