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Red 22 marzo 2019
Tv locali, sospesi dal Governo i contributi pubblici
«Atto irresponsabile e dannoso per le Tv private della Sardegna», dichiara il segretario generale della Uilcom Sardegna Tonino Ortega. Appello alla politica sarda: «Bisogna vigilare per tutelare il glorioso passato che fa delle televisioni locali l’archivio di memoria storica della nostra regione»


CAGLIARI - «La sospensione dell’erogazione del secondo acconto dei contributi pubblici 2016 alle emittenti radiotelevisive locali disposto dal Governo nazionale lo scorso 25 febbraio è un atto irresponsabile e dannoso». Lo sostiene il segretario generale della Uilcom Sardegna Tonino Ortega in difesa delle emittenti sarde penalizzate da questo ritardo. «I contributi pubblici, che incidono mediamente per circa un quarto dei ricavi totali iscritti a bilancio dalle emittenti locali sarde, sono fermi alla erogazione del primo acconto del 2016 - evidenzia Ortega - Questo ennesimo ritardo si rifletterà in modo sempre più negativo sull’andamento occupazionale e sulle condizioni economiche dei lavoratori delle Tv private sarde».

Per questo, la Uilcom Sardegna si appella alle Segreterie nazionali, perché possano intervenire anche legalmente per sbloccare l’erogazione del nuovo acconto lasciando impregiudicati i presupposti dei ricorsi sui quali dovrà pronunciarsi il giudice. «Il nuovo regolamento per le graduatorie approvato dal Consiglio dei ministri il 7 agosto 2017 doveva essere più snello e garantire stanziamenti più rapidi - spiega il numero uno della Uilcom sarda - ma la realtà dei fatti sta dimostrando che il cambio di passo per ora non c’è stato e i contributi dovuti anche per il 2017 e il 2018 restano ancora fermi e dimenticati da tutti. Il Governo nazionale dovrebbe intervenire nel pieno delle sue prerogative per riaffermare il principio della semplificazione e della velocizzazione procedurale che doveva ispirare il Regolamento».

Infine, dalla Uilcom Sardegna un appello alla nuova Giunta regionale in attesa di composizione. «La Regione sarda è chiamata a monitorare l’andamento occupazionale dell’intero settore delle Tv private della Sardegna nella transizione dalla vecchia alla nuova normativa e vigilare sulla regolarità delle retribuzioni e sul rispetto dei Ccnl da parte delle imprese destinatarie dei contributi regionali», afferma Tonino Ortega, che ribadisce la richiesta alle Istituzioni isolane di valorizzare il patrimonio rappresentato dalle Tv locali. «Chiediamo ancora una volta un finanziamento stabile e corposo della Legge regionale 3/2015, in modo da permettere alle emittenti isolane di investire in occupazione e soprattutto in termini di qualità ed innovazione tecnologica - conclude il segretario - La politica sarda ha il dovere di tutelare il glorioso passato che fa di queste televisioni locali l’archivio di memoria storica della nostra regione».
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