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Red 25 aprile 2019
A Sant´Antioco l´arte di Diana
“Italo Diana: Ordito e trama di un’arte antica”. Per la prima volta, i preziosi manufatti del maestro d’arte saranno esposti al pubblico negli spazi del Museo Archeologico Ferruccio Barreca


SANT'ANTIOCO - “Italo Diana: Ordito e trama di un’arte antica”. Per la prima volta, i preziosi manufatti del maestro d’arte di Sant'Antioco Italo Diana saranno esposti al pubblico: “tesori” che comporranno una mostra eccezionale ed inedita negli spazi del Museo archeologico “Ferruccio Barreca” di Sant’Antioco. L'inaugurazione è in programma venerdì 3 maggio, alle 19.30. L’evento, organizzato al Mab, in collaborazione tra l’Archeotur, la cooperativa Studio87 ed il Comune di Sant’Antioco, rientra nell’ambito delle celebrazioni pianificate in occasione della 660esima edizione della Festa di Sant'Antioco Martire, Patrono della Sardegna. L’allestimento prevede l’esposizione di manufatti in bisso ed in lino, nonché documenti ed immagini che raccontano le attività del suo laboratorio di tessitura, le partecipazioni alle mostre di artigianato in Sardegna ed in Italia, l’esperienza di maestro di Arti tessili nella scuola d’Arte di Sassari diretta da Filippo Figari.

«È con orgoglio e soddisfazione – commenta l’assessore comunale alla Cultura Rosalba Cossu – che presentiamo la mostra dedicata a Italo Diana. Con questa preziosa esposizione, allestita grazie alla disponibilità degli eredi dei figli del Maestro, Mariangela, Emma e Lino Diana, intendiamo rendere omaggio a uno dei più grandi interpreti di quest’arte antica: la tessitura e la lavorazione del Bisso. Italo Diana raffigura un grande esempio di imprenditore colto e intelligente: le sue intuizioni legate all’intreccio fortissimo di tradizione e innovazione applicate all’arte della tessitura, rappresentano per la comunità antiochense un percorso virtuoso di straordinaria attualità».

I pregiati manufatti in bisso, i fusi, le rocche e le launeddas che Diana suonava accompagnando la processione del santo patrono per “Sa festa manna” saranno esposte e custodite in apposite teche, mentre alcuni pannelli creeranno un percorso cronologico, che si svilupperà dagli inizi della Prima guerra mondiale al secondo Dopoguerra. «Quest’anno, i festeggiamenti dedicati al Patrono della Sardegna si arricchiscono di diversi appuntamenti consacrati alla cultura – conclude Cossu – che precedono i canonici tre giorni di celebrazioni. Dal 30 aprile al 3 maggio, dunque, avremo il piacere di beneficiare di una serie di incontri culturali inseriti nella sezione di eventi denominata “Aspettando Sa Festa Manna”: la mostra di Italo Diana rientra proprio in quest’ambito. E sarà un evento unico, da non perdere». La mostra sarà visitabile fino a venerdì 31 maggio.
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