Skin ADV
Cagliari Oggi
Notizie    Video   
NOTIZIE
Cagliari Oggi su YouTube Cagliari Oggi su Facebook Cagliari Oggi su Twitter
Cagliari OgginotiziesardegnaEconomiaEdilizia › Mercato edilizio: E’ ancora crisi in Sardegna
A.B. 8 marzo 2014
Mercato edilizio: E’ ancora crisi in Sardegna
Prosegue la crisi del mercato edilizio non residenziale in Sardegna. Nel corso del 2013, il numero delle transazioni di edifici destinati ad attività commerciali, produttive o amministrative si è infatti ridotto di un ulteriore 17percento rispetto al 2012


CAGLIARI - Prosegue la crisi del mercato edilizio non residenziale in Sardegna. Nel corso del 2013, il numero delle transazioni di edifici destinati ad attività commerciali, produttive o amministrative si è infatti ridotto di un ulteriore 17percento rispetto al 2012, con poco più di 800 immobili oggetto di compravendita. Questa flessione, registrata soprattutto nei comuni capoluogo della Sardegna, dove il calo delle transazioni è stato quasi del 30percento, a fronte di una riduzione del 10percento nei centri minori. Questo calo, arriva dopo una flessione che ha sfiorato il 20percento nel 2012 (-18,8percento), con il risultato del 2013 il mercato edilizio non residenziale si è ridotto addirittura del 62percento rispetto all’anno di picco, che in Sardegna è stato raggiunto nel 2007.

I dati aggiornati sul mercato dell’edilizia non residenziale resi noti dalla “Cna-Confederazione Nazionale dell’Artigianato e della Piccola Media Impresa” regionale indicano per la Sardegna una flessione nettamente più rilevante rispetto alla media nazionale, che si attesta sul -4,6percento. Particolarmente preoccupante è il calo registrato nei comuni capoluogo dell’Isola, che, con una riduzione che nel 2013 ha sfiorato il 30percento, appaiono in condizioni molto più critiche degli altri comuni capoluogo italiani: sono seguiti a distanza da Aosta (-18percento) e poi dai capoluoghi abruzzesi (-14,6percento). Nel calcolo generale relativo alle città, rispetto alle altre città italiane, quelle sarde registrano comunque una riduzione di minore intensità: -10,9percento, dopo Basilicata (-26,6percento) e Liguria (-18,1percento), e più vicini a Sicilia, Abruzzo, Molise e Marche.

«Il settore degli uffici e quello commerciale risultano i più penalizzati con una riduzione che arriva al 20percento», commentano Francesco Porcu e Mauro Zanda, rispettivamente segretario regionale della Cna sarda e presidente della “Cna Costruzioni”, che evidenziano come al calo generalizzato registrato nei comuni capoluogo della Sardegna faccia eccezione Sassari dove le compravendite di negozi e centri commerciali sono cresciute del 5,6percento. Oltre alla situazione positiva di Sassari, i dati della Cna evidenziano segnali di ripresa per l’intero settore produttivo, che in Sardegna rappresenta il 15percento del mercato immobiliare non residenziale, contro il 22percento della media nazionale.

A Sassari, nel 2013, nel segmento produttivo è raddoppiato il numero delle compravendite, cresciuto del 5percento anche negli altri comuni (Olbia compresa). Nuovo slancio per il settore produttivo anche nei comuni minori dell’oristanese (+31percento). «La ripresa in queste aree si contrappone alla persistente crisi settoriale a Nuoro, nell’Ogliastra, nel Sulcis, nel Campidano ed a Cagliari, spiegano i responsabili della Cna, ma il saldo complessivo rimane positivo (+3,9percento). Questo dato si contrappone alla media nazionale che registra nel 2013 un calo del -4percento. «Si tratta di un segnale positivo importante - sottolineano Porcu e Zanda - anche se bisognerà vedere cosa accadrà nel corso del 2014 e quali effetti produrrà l’introduzione della “Tasi”, che si somma all’“Imu” con riferimento proprio agli immobili destinati ad attività produttive».

Nonostante i segnali di ripresa di qualche territorio e di qualche settore, la Cna regionale denuncia ancora una volta la grande difficoltà per le aziende sarde di accedere al credito. Tra gennaio e settembre 2013, le erogazioni per investimenti nel settore non residenziale si sono ridotte del 61percento (da 129milioni a 50). Si tratta di uno dei risultati più negativi tra tutte le regioni, che peraltro arriva dopo altri due anni di forti riduzioni: -33percento nel 2011 e -24percento nel 2012. Nello stesso tempo, le erogazioni concesse per finanziare l’acquisto di immobili non residenziali sono passate da 54 a 35milioni (-35percento): anche in questo caso sta proseguendo il trend fortemente recessivo registrato nel 2011 (-61percento, da 219milioni ad appena 85milioni erogati) e nel 2012 (-19percento, pari a 68milioni). La flessione dei finanziamenti erogati riguarda tutte le province, ad eccezione di quelli finalizzati all’acquisto di edifici non residenziali nell’Iglesiente, ma si tratta di un livello pari ad appena 2,5milioni, a fronte dei 400mila euro che risultano erogati in tutto il 2012.
Commenti


Hosting provider Aruba S.p.A. Via San Clemente, 53 - 24036 Ponte San Pietro (BG) P.IVA 01573850516 - C.F. 04552920482

La testata usufruisce del contributo della Regione Sardegna Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport
Legge regionale 13 aprile 2017 n. 5, art. 8 comma 13

© 2000-2024 Mediatica SRL - Alghero (SS)