Gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza hanno chiuso un centro dove, corrispondendo un’ulteriore somma di denaro rispetto al costo normale dei massaggi, si potevano ottenere prestazioni sessuali
OLBIA – Stamattina, mercoledì 16 luglio, gli agenti del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Olbia ha dato esecuzione all’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Tempio Pausania Contu, che, su richiesta del pubblico ministero Beccu, ha deciso di chiudere il centro massaggi di una 35enne cittadina cinese.
Il provvedimento è il risultato di attività investigativa avviata dopo molteplici segnalazioni, la verifica di annunci pubblicitari e del sito internet circa una nuova ed “ammiccante” attività di centro massaggi, appena aperto in Via Longhena 15. Nel tempo, si è accertato che, pagando un’ulteriore somma di denaro rispetto al costo normale dei massaggi, si potevano ottenere prestazioni sessuali da parte di donne operanti nel centro massaggi.
Il provvedimento emesso impone alla titolare del centro massaggi il divieto di dimora nel territorio del comune di Olbia ed il sequestro preventivo del locale “Centro Benessere Orientale”.
Commenti