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Mariangela Pala 21 agosto 2014
Luca Sannai: «Tripla emozione cantare all´Antiquarium»
Luca Sannai di ritorno da Parigi per una due giorni di prove con il Choeur de L’Opéra de Paris, esordisce all´Antiquarium Turritano come corista e maestro dell’Octuor Vocal de L’Opéra de Paris


PORTO TORRES - Luca Sannai di ritorno da Parigi per una due giorni di prove con il Choeur de L’Opéra de Paris, il coro titolare del prestigioso teatro parigino, di cui fa parte dal 2011, anno in cui vinse il concorso per tenore sbaragliando la concorrenza a conferma del suo grande talento, esordisce come corista e maestro dell’Octuor Vocal de L’Opéra de Paris costituitosi di recente per rappresentare il famoso teatro francese in un repertorio differente da quello abituale. Luca Sannai è anche direttore del Coro Polifonico Turritano di Porto Torres con il quale ha eseguito diversi concerti con notevole successo di pubblico e di critica, ma è anche direttore artistico del Festival Internazionale di musiche polifoniche Voci d'Europa che quest'anno ha raggiunto il traguardo delle trentuno edizioni con un nutrito programma di concerti, iniziati dal 16 agosto e che sino a domenica 24 vedrà coinvolte diverse cittadine della Sardegna e la partecipazione di cinque cori europei.
Ancora una volta “Voci d’europa”si conferma un Festival Internazionale di musiche polifoniche di grande valore culturale e artistico. La novità di quest’anno i concerti all’aperto e soprattutto nella suggestiva area archeologica del Palazzo di Re Barbaro.
«Negli ultimi anni il Festival veniva esclusivamente associato alla Basilica di San Gavino e quindi alla musica sacra. Con questo esperimento che sfrutta i luoghi caratteristici della città di Porto Torres (Palazzo Re Barbaro, Piazza Garibaldi), abbiamo voluto intercettare anche un pubblico differente attirando l’interesse di una platea più vasta verso la musica polifonica. Voglio inoltre sottolineare come il primo concerto si sia svolto, per ragioni affettive e personali del Coro polifonico presso la chiesa di Cristo Risorto, dove nacque la manifestazione nel 1979»
Luca Sannai maestro per tanti anni del Coro Polifonico Turritano e direttore artistico del festival internazionale di musiche polifoniche «Voci d'Europa, dopo 10 anni al Teatro Lirico di Cagliari entra a far parte come tenore nel prestigioso coro dell'Opéra National de Paris. Hai cantato in questo suggestiva cornice tra le rovine del Palazzo Re Barbaro per la prima volta con il tuo coro francese che hai anche diretto, quale emozione?
«Una tripla soddisfazione, un turbinio di emozioni, dirigere, cantare contemporaneamente e per di più in questo splendido luogo, un grande impegno che i professionisti sono obbligati ad assumersi, sempre con piacere.»
L'affermazione parigina di Luca Sannai è la conferma che i talenti sardi possono confrontarsi alla pari con artisti internazionali e che non si arriva a tali traguardi per caso, ma è necessario un grande sacrificio, preparazione tecnica e tanta volontà.
«Per realizzare tali obiettivi e ambire ad andare oltre occorre perseverare con questa mentalità, che è quella che mi ha permesso di raggiungere i migliori risultati, di andare avanti e progredire per cercare di migliorarmi. Una volta che si trova la dimensione giusta, allora capisci che devi continuare per quella strada per realizzare altri progetti. L’ottetto francese di cui io faccio parte si è costituito a neanche sei mesi di attività da tenore titolare nel Coro dell'Opéra National de Paris. A novembre prossimo canterò in un quartetto, alcuni brani tratti dalle operette di Rossini, alcune cose simpatiche per uscire dal contesto dell’Operà parigina e da quello di “Voci d’Europa”, che dimostra quante piccole porte si possono aprire prima di arrivare a spalancarne una più grande.»
Che cosa è piaciuto alla giuria francese che ti ha scelto tra 50 tenori provenienti da tutto il mondo.
«Quello che posso dire e che tutti hanno apprezzato i miei acuti definiti spettacolari, oltre alla lettura a prima vista, veloce e immediata. Questo mi ha caricato di fiducia ed energia e così che ho cercato nel concorso tutte quelle aree che potevano far brillare questa mia qualità vocale.»
Una volta terminato “Voci d’Europa” ritornerai a Parigi. Ma ti mancherà il Coro Polifonico turritano?
«Io ci sono nato nel Coro Polifonico Turritano e mi dispiace allontanarmi, ma non lo abbandonerò completamente, terrò sempre una sorta di direzione artistica che diventerà consulenza artistica, per lasciare che il coro abbia la sua libertà di azione. Voglio che il maestro sostituto Laura Lambroni diventi con l’esperienza il futuro Direttore del Coro Turritano e il Direttore artistico del Festival “Voci d’Europa”. Il coro come istituzione deve essere indipendente, autonomo a prescindere da chi lo condurrà.»
Che cosa serve affinchè la polifonia e il Festival “Voci d’Europa” abbia il giusto riconoscimento?
«Sono tante le cose che sono cambiate nel tempo. Prima di tutto le risorse, ormai dimezzate rispetto agli anni ’90, e ai tagli si aggiunge il fatto che essendoci diverse realtà corali che si muovono per la propria strada forse questo ci impedisce di avere una forza propulsiva unica nella stessa direzione per dire alla città di Porto Torres, noi insieme rappresentiamo la polifonia e come tale va salvaguardata. Noi nel nostro piccolo cerchiamo di fare proselitismo anche con i concerti all’aperto, entrando nelle scuole e spero in futuro di proporci insieme agli altri cori della città per rafforzarci senza necessariamente divenire un'unica cosa. Mi piacerebbe che si realizzasse lo stesso progetto che esiste in Francia dove tutti i cori sono raggruppati in un' unica associazione che insieme organizzano concorsi o manifestazioni di grande prestigio, attraverso la partecipazione dei migliori coristi provenienti da tutti i cori. Questo consentirebbe anche un facile ricambio dei coristi all’interno di ogni singolo coro. »

Nella foto: il concerto al Palazzo Re Barbaro
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