In programma domani pomeriggio, all’ingresso della struttura sul Lungomare Poetto, un sit-in di cittadini ed appassionati, «per dire “no” alla dismissione dello storico impianto sportivo»
CAGLIARI - In programma venerdì, dalle ore 15, all’ingresso dell’ippodromo sul Lungomare Poetto, un sit-in di cittadini ed appassionati, «per dire “no” alla dismissione dello storico impianto sportivo». Ad annunciarlo è uno dei principali promotori, il consigliere comunale di Cagliari Paolo Casu, che ha annunciato che questo sarà soltanto l'inizio delle tante azioni di protesta che lo stesso consigliere e numerosi cittadini porteranno avanti nei prossimi giorni.
«Non ci piace essere presi in giro - afferma Casu, riferendosi «al “silenzio assordante” da parte del sindaco Zedda su questo delicatissimo argomento. Da mesi - prosegue - ho stimolato il sindaco con interrogazioni, proposte e mozioni, ma sempre latente ed evasiva è stata la sua risposta, oltre che caratterizzata dal costante "rinvio". Nella mia interrogazione presentata in aula martedì, il sindaco non ha risposto praticamente a niente, ma ha però nella stessa serata, "promosso" il dottor Ena a supervisore delle società partecipate, praticamente qualche ora dopo che lo stesso presidente uscente della Società Ippica decretava il licenziamento dei dipendenti della stessa società».
«Credo - insiste Casu - che un simile atteggiamento di arroganza politica, non meriti neppure più di tanto una mia considerazione, ma se il sindaco è convinto di decidere esautorando la sovranità del Consiglio Comunale e quindi dei cittadini, posso garantirle con altrettanta serenità che troverà "pane per i suoi denti"». “Giù le Mani dall'ippodromo”, quindi, non sarà soltanto lo slogan del sit-in di domani pomeriggio, ma sarà il motto che caratterizzerà le azioni politiche e civiche che verranno portate avanti per «costringere il sindaco Zedda a ridare voce alla collettività cagliaritana». L'appuntamento è quindi per domani pomeriggio, all'ingresso dell'Ippodromo di Cagliari, «per riaffermare il diritto di decidere il presente e il futuro di uno dei più importanti siti turistici, sportivi e ambientali della nostra città».
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