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A.B. 10 ottobre 2014
Piano Paesaggistico: Pigliaru cancella Cappellacci
La Giunta Regionale ha azzerato la revisione votata dalla precedente maggioranza di Centrodestra. Esulta il Gruppo d'intervento Giuridico onlus


CAGLIARI – La Giunta Pigliaru ha annullato l’approvazione preliminare della revisione del Piano Paesaggistico Regionale approvata dalla precedente Giunta Cappellacci. La decisione relativa alla deliberà votata dodici mesi fa, è stata presa su proposta dell’assessore regionale dell’Urbanistica Cristiano Erriu. Va ricordato che nei giorni scorsi ci sono stati appelli da diverse associazioni ambientaliste, a partire da “Legambiente”.

Il “Grig-Gruppo di intervento giuridico” si era addirittura rivolto al Tar Sardegna e la prima udienza è in programma martedì 14 ottobre. «Dopo le nette assicurazioni in campagna elettorale e il primo positivo atto, ora finalmente vi è stato l’integrale annullamento dell’operazione di stravolgimento del Ppr svolto dalla precedente Giunta Cappellacci» sottolinea in una nota l'associazione ambientalista.

«Con la revoca della delibera 45/2 dell'ottobre 2013 – dice l'assessore Erriu - alla quale poi seguì la delibera di approvazione del Pps del 14 febbraio 2014 (delibera 6/18), erano stati ridotti i livelli di tutela rispetto alle norme del Ppr del 2006». La Giunta Pigliaru dunque, con la delibera 10/20 del 28 marzo 2014, aveva già annullato la delibera di approvazione 6/18 della Giunta Cappellacci. «Abbiamo deciso di revocare anche la delibera 45/2 d’adozione perché le scelte di questa giunta sul grado di tutela da riconoscere ai centri matrice, alla fascia costiera e agli altri beni è ben più forte di quello della precedente giunta perché vogliamo completare il percorso avviato con il MIBACT».

Con la revoca del Pps 2013 si torna alle norme di attuazione del 2006 integrate con l'aggiornamento del repertorio condiviso con il MIBACT. Con la revoca perdono inoltre efficacia il repertorio delle grotte e caverne, alberi monumetali e beni paesaggistici e contesti identitari, ma il repertorio 2014 distingue beni paesaggistici, architettonici, archeologici e identitari. «Vengono eliminati i duplicati e gli impropri e vengono inseriti – prosegue Erriu- a titolo di conoscenza i beni rilevanti in sede di copianificazione da parte dei comuni che hanno adeguato il Puc al Ppr».

Il Gruppo d’Intervento Giuridico onlus auspica così una serena e concretamente. efficace nuova fase di pianificazione paesaggistica della Regione autonoma della Sardegna in accordo con il Ministero per i beni e attività culturali e con l’apporto delle associazioni ecologiste e culturali, nonché degli altri soggetti sociali interessati, avendo come fulcro fondamentale la salvaguardia dei valori ambientali e storico-culturali della Sardegna.
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