Lo chiede il consigliere regionale del Psd´Az, Marcello Orrù: «Oggi la Sardegna non potrebbe permettersi un simile errore»
CAGLIARI - «Mi auguro che l'azzeramento del Piano Paesaggistico di Cappellacci non significhi un ritorno all'era Soru quando a prevalere fu l'ambientalismo estremo che tanto male ha fatto all'edilizia. Oggi la Sardegna non potrebbe permettersi un simile errore».
E' quanto dichiarato dal consigliere regionale del Psd'Az, Marcello Orrù, alla notizia dell'azzeramento del Ppr di Cappellacci [
LEGGI]. «Ancora ora le imprese edili sarde pagano quelle scelte dannose che hanno aggravato la crisi del settore e fatto perdere centinaia di posti di lavoro» sottolinea.
«Mi auguro che l'intento dell'Assessore Erriu e della Giunta non sia solo quello di distruggere quanto di buono è stato fatto dalla giunta precedente ma che al contrario si punti a dare un forte segnale al settore edile: è fondamentale portare a cinquemila metri quadri il lotto minimo per costruire. Oggi liberare l'edilizia da vincoli e burocrazia vuol dire rilanciare l'economia e l'occupazione» conclude l'onorevole del Psd'Az.
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