Commento del consigliere regionale, già presidente della Regione, Ugo Cappellacci riguardo i dati sui consumi. Numeri ancora in calo che palesano la non utilità delle misure del Governo Renzi
CAGLIARI - «I dati dell’Istat dimostrano quello che chiunque non viva chiuso nei palazzi della politica può verificare di giorno in giorno: il continuo calo delle vendite al dettaglio, che scendono del 3,1% rispetto al 2013 e dello 0,1 rispetto all’ultimo mese». Lo ha dichiarato Ugo Cappellacci, consigliere regionale di Forza Italia e già presidente della Regione Sardegna. Particolarmente preoccupante – prosegue l’esponente azzurro- è il fatto che tale diminuzione incida perfino sull’acquisto dei generi alimentari».
«E’ la dimostrazione pratica – sottolinea il forzista- che gli 80 euro non sono sufficienti a rilanciare i consumi, specie se a fronte di tale bonus aumentano le tasse. C’è una sola ricetta per rilanciare i consumi e quindi dare più forze alle imprese per creare occupazione e dare più serenità alle famiglie: ridurre le tasse. In Sardegna abbiamo avviato un percorso che, partendo dalla modifica dell’articolo 10 dello Statuto e dalla riduzione dell’Irap del 70%, poneva le basi per quel grande obiettivo che si chiama zona franca integrale».
«Questo percorso è stato inopinatamente interrotto dalla Giunta regionale, mentre la legge di stabilità, nonostante l’abile propaganda di Renzi, causerà un aumento dell’Irap che penalizzerà soprattutto le piccole e medie imprese. Dinanzi agli effetti depressivi di queste scelte, occorre un ripensamento e occorre che chi ha responsabilità di governo lo faccia subito: l’oppressione fiscale e la stretta sul credito- ha concluso Cappellacci- rischiano di strozzare le nostre imprese nel momento in cui hanno bisogno di respirare a pieni polmoni e di avere l’ossigeno necessario a inseguire la ripresa economica».
Nella foto Ugo Cappellacci
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