A rischio 57 operai: lavoratori e sindacalisti questa mattina protestano di fronte alla sede regionale degli industriali e chiedono aiuto
CAGLIARI - All'ingresso di Confindustria stamattina (lunedì) ci sono gli striscioni e le bandiere di Rsu, Cgil e Cisl. Sono presenti in protesta una delegazione di lavoratori dipendenti delle Fornaci Scanu e rappresentanti sindacali. Agli automobilisti che si apprestano a imboccare la rotonda davanti all'ingresso del molo Ichnusa vengono distribuiti volantini che riassumono la vicenda.
Il loro obiettivo è quello di convincere i proprietari degli stabilimenti di Sestu e Guspini a trovare una soluzione alternativa alla mobilità per 57 operai. L’incontro di oggi nella sede degli industriali servirà proprio a capire se esistono le possibilità di una via di uscita.
«Ha trascurato - hanno sottolineato i lavoratori - il settore: in tutta l'isola sono rimaste solo due aziende capaci di produrre laterizi. Ma il perdurare della crisi rischia di produrre la chiusura". Poi la richiesta d’aiuto: "Chiediamo alle istituzioni che con leggi mirate possano rilanciare il settore fortemente colpito. E chiediamo anche a tutti gli imprenditori e ai cittadini della Sardegna di favorire i laterizi sardi perché comprare sardo significa incentivare l'economia dell'isola».
Nella foto: la sede di Confindustria
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