E’ successo nel reparto di Cardiostimolazione, dove vengono impiantati tra le altre cose i pacemaker ai cardiopatici, dello storico ospedale cagliaritano San Giovanni di Dio
CAGLIARI – E’ successo nel reparto di Cardiostimolazione, dove vengono impiantati tra le altre cose i pacemaker ai cardiopatici, dello storico ospedale cagliaritano San Giovanni di Dio. L’infermiera addetta viene a sapere che di lì a poco, precisamente il 3 di novembre, verrà trasferita: la donna all’improvvisa notizia accusa un malore e si mette in malattia. Il tragico risvolto è che non c’è nessun operatore sanitario apposito che la possa sostituire: l’attività di interventistica e diagnostica viene quindi sospesa e i tre pazienti che dovevano sottoporsi agli esami prenotati vengono avvisati.
La prima della lista però si trova già lì e, dopo aver avuto la notizia, va su tutte le furie minacciando di chiamare le forze dell’ordine. Fatto ancora più scioccante è che nessuno del reparto stesso sa quando potranno riaprire per mancanza di personale addetto e invitano la signora a rivolgersi alla direzione sanitaria. Il direttore generale Filigheddu replica che:
«Il San Giovanni sta soffrendo parecchio perché c’è un numero ristretto di infermieri che turnano rispetto alle esigenze dell’ospedale. Per questo chiediamo alla Regione più soldi” ma nel mentre nei reparti le risorse vanno ottimizzate». Dal Nursind (uno dei sindacati degli infermieri), la portavoce Vitalia Secci spiega che: «Il problema purtroppo è generale. La carenza del personale infermieristico è cronica in tutti gli ospedali d’Italia e basta un trasferimento per creare enormi disagi». Anche per questo il sindacato ha organizzato per il 3 novembre prossimo uno sciopero nazionale.
Commenti