Una festa arcaica e non moderna, come c´è stato fatto credere. In Sardegna si chiamava “Il bene delle anime” ovvero “is animeddas”. In questo modo veniva definita soprattutto nel sud dell’Isola. Stasera appuntamenti nell'Isola tra cui la Zombie Walk a Cagliari
CAGLIARI – L’ultima notte di ottobre è Halloween. Un festività lugubre e scura importata dai paesi anglosassoni. Almeno così, per alcuni anni, ci hanno fatto credere. Infatti, come del resto i più anziani ci hanno sempre ricordato: «ma quale America, noi andavamo già da bambini a chiedere dolci nelle case con le zucche». E dunque ecco sfatato un (recente) mito. Certamente il significato, pagano o cristiano, è il medesimo: commemorare i defunti.
In Sardegna si chiamava “Il bene delle anime” ovvero “is animeddas”. In questo modo veniva definita soprattutto nel sud dell’Isola. Nelle zone del Nuorese e altri parti conosciuta come “su mortu mortu”. Ma pur cambiando il nome, è chiaro che anche in Sardegna venisse celebrata un tale tipo di festa. Ed è cosi che i bambini andavano casa per casa a chiedere dei regali, oppure “minacciavano”, degli scherzetti. I contenitore dei doni, spesso dolci come pabassini, pani de sabba oppure frutti come melagrane, castagne, mandarini era una zucca intagliata.
Dunque una festa assolutamente nata in Europa e poi esportata e divenuta più famosa negli Stati Uniti. I quali hanno saputo spettacolarizzare, come sempre e in maniera perfetta in termini di marketing (basta ricordare il babbo natale della Coca Cola), questa tradizione di cui la Sardegna è un’antica culla.
Halloween o
Is Animeddas, stasera si festeggia e sono tanti i locali che hanno proposto eventi molto interessanti a partire dal Ritual che in collaborazione col Tattoo’s bar ha organizzato una due giorni a tema. Una Zombie Walk con passaggio in Piazza Yenne e poi via Roma intorno alle 23.30 per poi concludersi nel locale di via Università dove ci sarà serata con alcuni tra i migliori dj della scena elettronica locale.
Foto da Sardegna Sud-est
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