Già da qualche giorno i principali cimiteri di Cagliari registrano molte presenze dei familiari dei defunti. Tante le testimonianze e gli aneddoti per Ognissanti, “la festa dei morti”
CAGLIARI- Già da qualche giorno molti cittadini cagliaritani si sono preparati per tirare a lucido le sepolture di famiglia: la commemorazione dei defunti si festeggia il 2 novembre e l’affluenza ai camposanti della città sarà come tutti gli anni davvero tanta. Il comune ha modificato, ampliandoli, gli orari di apertura e chiusura dei cimiteri per permettere a chiunque, residenti o meno, di dare il proprio saluto al caro estinto durante tutta la giornata. A Bonaria, dove si stanno svolgendo i lavori di ristrutturazione, e a San Michele sono a disposizione dei visitatori due bus navetta gratuiti per facilitare il percorso agli anziani anche se, a detta degli autisti, ormai lo prendono tutti, giovani e meno giovani.
Giornate full time queste anche per i vigili: in questi ultimi giorni si sono lette nei giornali e nel web le proteste di tantissimi cittadini che lamentavano l’enorme presenza di vigili urbani che facevano fioccare multe a non finire. «Andassero dove c’è davvero bisogno e lasciassero in pace la gente che va in cimitero. Vogliono riempire le casse del Comune coi nostri soldi, non bastano i fiorai qui fuori», si lamenta L.M., di Cagliari.
E infatti come ogni anno in questo periodo i fiorai fanno affari d’oro e si assiste al solito toto-crisantemo: saranno aumentati i prezzi rispetto allo scorso anno? Qualche rivenditore sostiene di aver mantenuto gli stessi prezzi ma sui social network si legge che un leggero rialzo c’è stato. Il signor Mimmo, che sta fuori dal cimitero di San Michele tutti i giorni, come ogni mattina anche per questa commemorazione sistema i mazzi dei fiori con la solita flemma: lui deve fare tutto per bene, gigli, crisantemi, margherite, devono essere disposti come Dio comanda e soprattutto in giornate come queste. «C’è chi vuole spendere meno e acquista fiori meno belli e pregiati, ma la qualità si paga», aggiunge il fioraio.
E’ tradizione di molte famiglie sistemare le tombe vari giorni prima dei giorni festivi, sia per far trovare il luogo pulito e ordinato ai visitatori ma è uso di molti farlo anche per far vedere che, a trovare il defunto ci si è andati tutto l’anno. E.Z., cagliaritana, racconta che vicino alla tomba della suocera, nel cimitero di San Michele: «C’era una famiglia, chiaramente di stampo matriarcale, che si recava giorni e giorni prima del 2 novembre per le grandi pulizie. La nonna comandava uno stuolo di figlie, nipoti e cognate che le obbedivano ciecamente: alla fine della fatica era tutto pulito e profumato di fiori freschi e colorati».
Oggi è Ognissanti 2014: di certo non è l’unico per poter andare nei camposanti a portare un fiore o una preghiera a chi non c’è più, per potersi sentire vicini, fisicamente, alla persona cara che lì riposa nel corpo o nelle ceneri. I cimiteri sono aperti tutto l’anno ma le giornate di Ognissanti sono da vivere, per chi le festeggia, anche per poter condividere i propri ricordi col resto dei cittadini.
Nella foto il cimitero di San Michele Cagliari
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