Domani (martedi 4 novembre) nel Consiglio Comunale di Cagliari si discuterà, insieme ad una delegazione di lavoratori Meridiana, sulla “mattanza” sociale dei dipendenti della compagnia aerea sarda
CAGLIARI – Protesta anche a Cagliari dei lavoratori Meridiana. Un gruppo di lavoratori a rischio del gruppo della compagnia, in contemporanea con i dipendenti di altre città italiane in altrettante piazze (piazza Venezia a Roma, piazza San Babila a Milano, piazza Brà a Verona, piazza Regina Margherita a Olbia e piazza Politeama a Palermo) hanno creato una catena umana nella in piazza Yenne attorno alla statua di Carlo Felice.
Dal Comune la massima solidarietà per le magliette rosse. Ferdinando Secchi, Giovanni Dore e altri 8 consiglieri della maggioranza (Enrico Lobina, Filippo Petrucci, Emilio Montaldo, Francesca Ghirra, Sergio Mascia, Sebastiano Dessì, Giuseppe Andreozzi e Fabrizio Marcello) hanno firmato all’unanimità un ordine del giorno, che si discuterà domani sera, riguardo la vertenza dei lavoratori della compagnia aerea. «Circa 250 cagliaritani, altre centinaia di sardi, 1600 persone in tutto stanno perdendo un posto di lavoro in un settore in massima crescita in tutto il mondo e persino in Sardegna» spiega Giovanni Dore di Sardegna Pulita e continua: «Meridiana, pur con disagi, negli ultimi 10 anni é stata fondamentale per trasportare milioni di sardi con la cosiddetta continuità 2. Perchè i sardi non viaggiano solo per turismo, ma molto spesso sono obbligati a spostarsi per lavoro, studio e salute».
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Cagliarioggi, Ferdinando Secchi di Sardegna Pulita, tiene a sottolineare che: «Il problema coinvolge anche molti cittadini cagliaritani. Le organizzazioni sindacali parlano chiaro: si tratta di circa 300 lavoratori che si trovano qui nella sede di Cagliari, ma altrettanti, sempre provenienti dal capoluogo, sparsi in tutta Italia. E saranno tutti disoccupati: molti di loro sono moglie e marito ambedue dipendenti della compagnia e con figli a carico. Una vera tragedia».
I consiglieri comunali quindi chiederanno al Sindaco, nella giornata di domani, di intervenire interloquendo con l’Anci e tutte le istituzioni interessate per cercare una soluzione a questa gravissima situazione che interessa dall’interno la nostra Isola.
Nella foto la catena umana in Piazza Yenne
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