I progetti che hanno portato Cagliari tra le finaliste per il titolo di ‘Capitale europea della Cultura 2019’ vanno avanti a pieno regime: promesse e intenti ribaditi durante l’incontro al circolo di Sel Sergio Atzeni
CAGLIARI - «Ciò che conta per noi è il lascito alla città e l’obiettivo di mettere il cittadino al centro», queste le parole che Francesca Ghirra, presidente della commissione comunale Cultura ha detto a
Cagliarioggi. «Non abbiamo lavorato per i fuochi d’artificio della vittoria finale, ma per lasciare a Cagliari qualcosa di tangibile e duraturo - continua il consigliere del Sel – il progetto era ed è solido e concreto e l’obiettivo di diventare comunque una capitale europea della cultura, nei fatti, è a portata di mano».
La sconfitta, lo scorso ottobre si, c’è stata, ma dal Ministro Franceschini c’è stata la proposta di candidare una delle città finaliste a capitale della cultura, questa volta italiana, per il 2015 e verso dicembre i sindaci delle città in gioco si incontreranno con lui per discuterne. Cagliari oltretutto è la città finalista che investe la maggior parte del suo bilancio in cultura (8,12%): e ora, i 600mila euro del progetto che ha portato il capoluogo sardo in finale (400mila da parte della Fondazione del Banco di Sardegna, 200mila dal bilancio comunale), più altri aiuto promessi dalla Regione, serviranno a continuare il percorso intrapreso.
Proprio a questo proposito Claudia Firino (Sel), assessore regionale alla Cultura, precisa: «Il progetto va avanti a prescindere dal format nel quale era inserito. E’ anche una sfida legata all’occupazione. L’ex Manifattura tabacchi diventerà un centro propulsore di cultura e creatività, sarà valorizzato anche il colle di Tuvixeddu. Nel prossimo bilancio regionale verificherò le disponibilità economiche, farò il possibile per inserire una voce dedicata». Precisazioni e interventi fatti lunedì 3 novembre al circolo vendoliano ‘Sergio Atzeni’ di Cagliari durante la presentazione del dossier coi i progetti di Cagliari Capitale.
«Non ci siamo mai fermati, portiamo avanti tutti i progetti, gli scenari non mancano. Vogliamo consolidare l’idea di una Cagliari diversa e migliore», afferma l’assessore comunale alla Cultura, Enrica Puggioni, «non disperderemo il vasto patrimonio acquisito. I fondi saranno riprogrammati nel bilancio generale, senza quindi diminuire i soldi per le associazioni culturali». Concorde Filippo Petrucci di Megliodiprimanoncibasta: «Il progetto è articolato e tocca la città e l’area vasta, con obbiettivi in linea con i nostri tentativi di intervenire sulle periferie. A Sant’Elia c’è il nuovo lungomare», e aggiunge «abbiamo già fatto tante cose, bene e con pochi soldi. Nel dossier c’è il giusto mix tra interventi culturali e pubblici, la lunga corsa verso la scelta della capitale europea della cultura 2019 ha visto tanta partecipazione, da parte di tante associazioni culturali e amministrazioni comunali di tutti i colori politici». L’anno nuovo inoltre vedrà la manifestazione d’interesse per scegliere il nuovo direttore artistico (il cui mandato scade il 31 dicembre prossimo) che porterà avanti il lavoro di Massimo Mancini.
Nella foto la riunione al circolo di Sel
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