«Una simile iniziativa - prosegue Peru- rischia di annullare i benefici derivanti per esempio dalla tariffa unica sulla continuità aerea, che ha fato salire a 4 milioni i passeggeri sugli aerei sardi»
CAGLIARI - «Diciamo no alla tassa di sbarco per gli stessi motivi per cui ci siamo opposti alla tassa di soggiorno». Lo ha dichiarato Antonello Peru (Forza Italia), vicepresidente del Consiglio regionale. «Una simile iniziativa - prosegue Peru- rischia di annullare i benefici derivanti per esempio dalla tariffa unica sulla continuità aerea, che ha fato salire a 4 milioni i passeggeri sugli aerei sardi.
«Se consideriamo che ogni visitatore si trattiene nell'isola una media di quattro giorni e spende circa cento euro al giorno, risulta chiara sia l'iniezione positiva per la nostra economia sia i conseguenti effetti in termini di incremento del gettito. Aggiungere un'altra voce in aumento nei biglietti aerei e navali - prosegue l'esponente forzista- sarebbe deleterio e alimenterebbe l'immagine negativa di un'isola troppo cara. Introdurre nuove tasse sarebbe la cosa più facile di questo mondo ed è quello che il sistema politico ha fatto per tutto il corso della Prima Repubblica, con risultati che sono di fronte agli occhi di tutti.
«Occorre invece - propone Peru- andare nella direzione opposta: ovvero rilanciare una politica di sgravi fiscali al consumo e intervenire per ridurre quelle tariffe navali che ancora oggi rappresentano il principale ostacolo allo sviluppo delle mostre potenzialità turistiche. I balzelli - ha concluso Peru-, come già dimostrato dalla disastrosa esperienza della Giunta Soru, uccidono l'economia turistica».
Nella foto Antonello Peru
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