«E´ una mossa che non aiuta lo sforzo che, come Ateneo, stiamo facendo con nostri fondi per consentire l’accesso agli studi universitari agli studenti meno abbienti, come i figli di cassintegrati, lavoratori in mobilità e di chi improvvisamente ha perso il lavoro»
CAGLIARI - «Non comprendiamo come mai sia stata presa questa decisione senza prima consultare l’Università». Cosi il rettore dell'università di Cagliari Giovanni Melis che interviene sull'aumento delle tasse deciso dalla Giunta Pigliaru. Da non sottovalutare che il medesimo governo regionale è considerato espressione del mondo accademico con in giunta diversi professori dunque questa decisione lascia ancora più perplessi e apre a scenari politici ancora non molto chiari.
«Si tratta - continua Melis - poi di un aumento deciso ad anno accademico in corso, che dunque ricade sulle spalle di famiglie che hanno deciso di iscrivere i propri figli sapendo che l’importo di questa tassa ammontava alla metà. L’applicazione dell’aumento era stata sospesa dalla precedente giunta in attesa di chiarimenti da parte del Ministero, ma soprattutto concordando con noi sulla necessità di non aumentare le tasse in un momento di seria difficoltà economica per la Sardegna»
«Infine, è una mossa che non aiuta lo sforzo che, come Ateneo, stiamo facendo con nostri fondi per consentire l’accesso agli studi universitari agli studenti meno abbienti, come i figli di cassintegrati, lavoratori in mobilità e di chi improvvisamente ha perso il lavoro».
Nella foto il Rettore Giovanni Melis
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