Nel capoluogo turritano la somma di Imu, Tasi, imposte sui redditi e spese di gestione si rivela un po’ più leggera in termini relativi. E´ quanto emerge dall´indagine del Sole-24 ore
SASSARI - Investire in un appartamento da dare in affitto a Sassari conviene ancora. E'quanto emerge dall'indagine condotta dal quotidiano il
Sole-24 ore che ha messo a confronto i canoni medi cittadini rilevati da Nomisma, rapportandoli alla casa-tipo così come risulta in catasto, sia a livello di rendita, sia a livello di superficie. I dati rivelano che con la cedolare secca o senza, il capoluogo del nord Sardegna è il secondo in classifica se si calcola la percentuale del ritorno sul capitale investito per l'acquisto della casa.
Sul fronte cedolare secca Sassari, con il 3,20%, segue solo Livorno. Questo grazie a una bassa percentuale di spese e imposte. Su un canone lordo di 11.102 euro, costi e tassazione si fermano al 38% (la media nazionale è del 42%). Ma Sassari è messa bene anche senza cedolare secca: con il prelievo ordinario, Imu e Tasi, i costi si fermano al 57%. E il ritorno assicurato al proprietario dell'immobile è del 2,24%.
Segue a distanza Cagliari: con la cedolare secca la tassazione è del 41% (comunque sotto la media nazionale) mentre senza cedolare si va al 60%. Con ritorni economici rispettivamente del 2,81% e dell'1,93%. A Nuoro va leggermente meglio: 40% con la cedolare secca e 59% senza. Con un vantaggio per i proprietari del 2,50% e dell'1,73%. Oltre la media nazionale invece è Oristano: 43% di costi con la cedolare secca e 61% senza, con ritorni sul capitale ridotti rispettivamente al 2,39% e all'1,62%.
Commenti