Lo spettacolo di Luigi Pirandello ha debuttato ieri in Sardegna e fino a domenica 18 gennaio sarà al Teatro Massimo di Cagliari, per poi trasferirsi, lunedì 19 e martedì 20 gennaio, al Nuovo Teatro Comunale di Sassari
CAGLIARI - Viaggio nei labirinti della mente, ai confini tra normalità e follia, con il raffinato gioco metateatrale dell'“Enrico IV” di Luigi Pirandello, che ha debuttato ieri in Sardegna e che fino a domenica 18 gennaio sarà al “Teatro Massimo” di Cagliari, per poi trasferirsi, lunedì 19 e martedì 20 gennaio, al “Nuovo Teatro Comunale” di Sassari.
L'interessante mise en scène del “Ctb Teatro Stabile di Brescia/Teatro de Gli Incamminati”, vede la regia di Franco Branciaroli, protagonista sulla scena nel ruolo dell'aristocratico imprigionato, per una crudele beffa del destino, nel tempo sospeso di un immaginario Medioevo, dietro la maschera dell'imperatore tedesco umiliato a Canossa, con una corte di servitori e guitti. Una caduta da cavallo, durante una festa in costume, ha fermato la sua vita in un istante di gioventù, ed egli, perduta la sua identità ha assunto quella del personaggio, Enrico IV, di cui vestiva i panni e che si era preparato a interpretare: la finzione è diventata realtà, per lui e per quanti, assecondando la sua pazzia, assumono di volta in volta le altre parti di una commedia che, pur segretamente rinsavito, egli continua a recitare.
Nella foto: Franco Branciaroli
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