Il presidente Ganau ha consegnato al ministro dell’Interno, Angelino Alfano l’atto approvato martedì dalla prima commissione permanente del Consiglio regionale
CAGLIARI - Il presidente Ganau ha consegnato al ministro dell’Interno, Angelino Alfano l’atto approvato martedì dalla prima commissione permanente del Consiglio regionale. Pochi minuti dopo la conclusione dell’intervento del rappresentante del Governo e della firma del protocollo per la promozione e la diffusione della cultura della legalità sottoscritto dai prefetti sardi [
LEGGI], dal presidente Pigliaru e da quello dell’Anci, Piersandro Scano, il presidente dell’Assemblea sarda ha avuto modo di scambiare due parole con il rappresentante del Viminale e di consegnargli personalmente la risoluzione approvata dai componenti della prima commissione regionale sul fenomeno delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali in Sardegna.
«L’auspicio - dichiara il presidente Ganau – è che gli impegni presi oggi dal Ministro Alfano vengano mantenuti e che si dia seguito nell’immediato agli obiettivi dichiarati nel protocollo d’intesa appena sottoscritto. Personalmente e lo dico anche da ex sindaco trovo necessaria e utile la scelta di promuovere interventi specifici nelle scuole mirati alla diffusione anche tra i più giovani di una cultura della legalità, azione questa i cui effetti ovviamente potranno sortire un risultato soltanto a lungo termine».
«Detto questo però trovo più interessante, aldilà degli impegni contenuti nel protocollo – aggiunge il presidente - quanto dichiarato dal ministro in merito alle due proposte che domani porterà al tavolo di confronto con l’Anci nazionale: l’istituzione di un osservatorio permanente al Viminale sugli atti intimidatori contro gli amministratori locali e soprattutto la scelta di costituire insieme all’Anci un fondo assicurativo a favore dei sindaci che subiscono intimidazioni». «Credo che quest’ultima proposta - conclude - sia un primo vero riconoscimento da parte dello Stato della portata del fenomeno che colpisce in maniera così ampia non solo la Sardegna ma anche la Sicilia, la Puglia e la Calabria; a questo deve essere associato, così come indicato nella risoluzione consegnata al ministro, la definizione di una norma ad hoc da introdurre nel sistema penale italiano, che riconosca l’attentato contro i pubblici amministratori».
Nella foto: Gianfranco Ganau
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