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S.I. 19 aprile 2015
«Ozieri, benessere anche alla filiera bovina»
Intervento dellAssessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi a chiusura all’incontro sul “Recupero delle risorse foraggere per l’allevamento del bovino da carne”, che si è tenuto ieri sera nella frazione di San Nicola a Ozieri, durante l’appuntamento annuale della fiera zootecnica e alimentare


OZIERI – «La Sardegna è da sempre in prima linea nell'allevamento delle razze bovine Charolaise e Limousine, le più diffuse al mondo per la qualità della carne. Le potenzialità di sviluppo del comparto nella nostra regione sono alte, soprattutto nel nord dell’isola, dove si registra la maggiore concentrazione di allevamenti. Ed è per questo che si deve lavorare alla programmazione del comparto in un’ottica integrata tra territori e sistemi differenti con l’obiettivo di raggiungere la chiusura della filiera. Un impegno che punta a un prodotto di eccellenza, riconoscibile grazie a un marchio di Qualità Sardegna garantito dalla Regione per le carni locali».

Lo ha detto l’assessore dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, nel suo intervento di chiusura all’incontro sul “Recupero delle risorse foraggere per l’allevamento del bovino da carne”, che si è tenuto ieri sera nella frazione di San Nicola a Ozieri, durante l’appuntamento annuale della fiera zootecnica e alimentare. Alla due giorni di iniziative, organizzate dall’Associazione regionale allevatori della Sardegna, in collaborazione con le associazioni territoriali degli allevatori e dal Comune, partecipano migliaia di visitatori tra imprenditori ed esperti del settore. «Il lavoro innovativo avviato con la misura 124 del Programma di sviluppo rurale – ha proseguito Falchi -, nato dalla collaborazione tra Università di Sassari e allevatori, ci impegna a creare un processo di produzione eco-sostenibile volto a valorizzare il nostro prodotto ottimizzando le risorse presenti sui territori».

Nell’ottica della valorizzazione del comparto bovino da carne e del miglioramento della qualità, la Regione ha già stanziato un milione di euro nel 2014 per l’acquisto dei riproduttori per le razze Charolaise, Limousine, Chianina e Piemontese di età non superiore a 5 anni e che risultino iscritti nei Libri genealogici. Tale finanziamento, in scadenza il 30 aprile, verrà prorogato di 15 giorni per apportare alcune modifiche che si sono rese necessarie in fase di attuazione. A breve, grazie allo stanziamento ripetuto nell’ultima finanziaria, sarà pubblicato il nuovo bando che prevede l’inserimento della razza Marchigiana e altre interessanti novità per gli allevatori.

«Con la prossima programmazione – ha spiegato l’esponente della Giunta Pigliaru – punteremo a estendere le misure di benessere animale anche alla filiera bovina per sostenere la produzione locale. Avere allevamenti sani – ha aggiunto la titolare dell’Agricoltura a margine del convegno – significa produrre alimenti di qualità attraverso l’allevamento di razze che si ambientano alla perfezione al clima e ai pascoli della Sardegna. Per migliorare le colture e le essenze erbacee dei nostri pascoli affiancheremo quindi le aziende con le professionalità presenti nelle agenzie agricole. Abbiamo davanti a noi – ha concluso Elisabetta Falchi – un comparto che potrebbe generare una ricaduta importante sui territori, portando in Sardegna un reddito che attualmente viene perso».


Nella foto la fiera bovina di Ozieri
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