L’assemblea civica ha dato mandato al sindaco di intraprendere tutte le azioni istituzionali, amministrative e giudiziarie utili a rappresentare la decisione in sede regionale e nazionale
ORISTANO - Il "No" alle scorie nucleari in Sardegna e in particolare nel territorio di Cirras è arrivato dal Consiglio comunale di Oristano che, accogliendo un ordine del giorno dei consiglieri di minoranza Ledda, Falconi, Lutzu, Nurra, Pisanu, Puddu, Sanna, Solinas e Uras, ha espresso all’unanimità la sua opposizione all’ipotesi della realizzazione del deposito unico nazionale di scorie nucleari nel Cirras e più in generale in Sardegna. Allo stesso tempo l’assemblea civica ha dato mandato al sindaco di intraprendere tutte le azioni istituzionali, amministrative e giudiziarie utili a rappresentare la decisione in sede regionale e nazionale.
L’ordine del giorno è stato illustrato in aula da Salvatore Ledda (Idee rinnovabili) e l’invito è stato raccolto da tutti i consiglieri. Il primo cittadino Guido Tendas ha condiviso la proposta dei consiglieri di minoranza e manifestato apprezzamento per le azioni «del Presidente Pigliaru e del Presidente Ganau che hanno assunto una posizione ferma nei confronti di un’eventuale decisione di far diventare la Sardegna il deposito delle scorie nucleari».
«La Sardegna sta rischiando di perdere la sua specialità. Dal Governo Monti in poi stiamo rischiando e il rischio non è ancora scongiurato con il Governo Renzi. Noi dobbiamo avere il coraggio di difendere la nostra specialità anche se finora è stato un bene che abbiamo utilizzato male. Dobbiamo rivendicare la nostra specialità nei termini di persone che scommettono sul loro futuro, perché non basta più dire che non ci va bene quello che gli altri ci propongono. Dobbiamo essere capaci noi di rivendicare un nostro modello di sviluppo» ha concluso Tendas.
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