Martedì sera alle 17,30 di fronte al Comune in via Roma i componenti di Sa Domu, lo studentato occupato in Castello, si riuniranno in un sit-in di protesta contro la mozione dei consiglieri di Cagliari Futura che ne richiedono lo sgombero immediato
CAGLIARI – Sa Domu, lo studentato più conosciuto e attivo di Cagliari dice basta: domani sera (martedì 28 aprile) alle 17,30 si terrà un sit-in di fronte al Municipio di via Roma in protesta alla mozione firmata da due consiglieri di Cagliari Futura che richiedono lo sgombero immediato dell’immobile occupato di via Lamarmora.
I componenti dello studentato spiegano le ragioni delle loro scelte: «Ci chiediamo se i firmatari della mozione conoscano effettivamente i motivi che hanno portato a questa scelta. Forse non sanno cosa voglia dire essere studenti a Cagliari oggi, con il 50% di idonei non beneficiari, case dello studente oramai al limite dell’inagibilità e i cui fondi per poterle ristrutturare sono inesistenti. Gli affitti, moltissimi senza contratto, in alcune zone sono oramai insostenibili e ci costringono o a dover viaggiare tutti i giorni, tra mille difficoltà, o addirittura al ritiro dall’università.
Gli altri motivi utilizzati dai firmatari sono legati al fatto che Sa Domu rappresenti un esempio negativo per i giovani e che i locali debbano essere restituiti alla collettività. Anche qua ci chiediamo se si conosca realmente il tema di cui si sta parlando. Ci chiediamo come mai non ci si preoccupi “di restituire alla collettività” i quasi 5000 posti sfitti e inutilizzati presenti a Cagliari, per adibirli ad uso abitativo, sociale o culturale.
Non capiamo perchè ci si ostini a parlare di legalità quando l'ambito in cui ci muoviamo è la legittimità, la legittimità di coloro che per sfuggire da una situazione di disagio cercano di riappropriarsi della propria vita e dei diritti da cui siamo costantemente esclusi.
Ci si preoccupa dello studentato di via LaMarmora 126, un posto sfitto da più di sette anni lasciato alle intemperie e al degrado più totale che tutti e tutte ci siamo impegnati ad autorecuperare e mettere in sicurezza che ha rappresentato per molte persone la possibilità di poter costruire cultura dal basso, senza l’assillo di pagare affitti altissimi e di venire incontro a difficoltà burocratiche insormontabili.
Lo studentato ha significato per molti giovani la possibilità di auto-organizzare la propria vita insieme ad altre persone, maturando tutti insieme attraverso la creazione di iniziative politiche, la creazione di attività ludiche, corsi e laboratori, la stesura di comunicati e la partecipazione alle assemblee. Ricordiamo anche che tutto ciò che viene svolto nello studentato, dai corsi, alle presentazioni, agli eventi culturali è completamente gratuito e pubblico.»
Nella foto uno dei muri di Sa Domu rivitalizzato dai writers
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