Incremento volumetrico del 25% della cubatura esistente ma su strutture al di fuori della fascia costiera dei 300 metri. Gli altri indirizzi
OLBIA - Stabiliti gli indirizzi applicativi per l’ampliamento delle strutture ricettive, come indicato dalla Legge regionale 8 per il riordino dell’edilizia abitativa del 23 aprile 2015. Lo prevede la delibera assunta dalla Giunta su proposta degli assessori del Turismo, Artigianato e Commercio, e degli Enti locali, Francesco Morandi e Cristiano Erriu.
L’incremento volumetrico formulato nel provvedimento dell’Esecutivo, in deroga agli indici previsti dalle disposizioni comunali e regionali,
non potrà superare il 25 per cento della cubatura esistente e dovrà essere realizzato
su immobili al di fuori della fascia costiera dei 300 metri. I titolari degli alberghi potranno finalizzare gli interventi edilizi alla riqualificazione e all’accrescimento delle potenzialità delle strutture, quindi agli obiettivi di destagionalizzazione dei flussi turistici e all’attrazione di nuovi segmenti di domanda dal mercato.
Tutte le opere realizzate in virtù degli indirizzi varati dal governo regionale dovranno essere compatibili e parte integrante del complesso al quale fanno riferimento e concorrere a qualificare il carattere dei luoghi attraverso - informa il testo - «l’uso sapiente del linguaggio architettonico proprio della contemporaneità».
È ammessa la realizzazione, l’ampliamento o l’adeguamento di ristoranti, sale ricevimenti e per la prima colazione, bar e chioschi, aree benessere, spa, beauty farm, impianti ricreativi, palestre, sale relax. E ancora: servizi per attività sportive, piscine coperte, business centre, sale conferenze, biblioteche, reception, spazi per disabili, bambini e animali, cucine e lavanderie.
È inoltre ammesso utilizzare quota parte dell’incremento volumetrico consentito, fino a un massimo del 30 per cento, per adeguare la superficie delle stanze per gli ospiti, di tutte e di parte, a uno standard non inferiore a 19 metri quadri, bagno incluso.
Commenti