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A.B. 10 ottobre 2015
Ad Olmedo, la formazione di Coldiretti
Giovedì, oltre 200 agricoltori hanno partecipato al corso di formazione dell’organizzazione promosso dalla Federazione interprovinciale di Sassari


OLMEDO - Due ore di vera ed alta formazione, giovedì pomeriggio, per i soci Coldiretti sul tema lavoro, in cui è stata sviscerata tutta la legislazione ed i possibili tipi di contrattazione esistenti per il settore agricolo. Un corso full time che ha chiarito le idee e rasserenato le imprese agricole, finite, soprattutto in questo ultimo periodo, sotto l’occhio del ciclone per via degli scandali sul caporalato ed il lavoro nero. E proprio per questo, la Federazione interprovinciale di Sassari, su iniziativa del presidente Battista Cualbu e del direttore Francesco Ciarrocchi, oltre ad aver attivato un serie di uffici nel territorio aperti tutti i giorni per aiutare e fornire assistenza agli agricoltori e pastori nella regolarizzazione dei dipendenti, ha voluto promuovere un convegno, in pratica un corso di formazione accelerato in materia di lavoro.

La risposta dei soci ha confermato l’interesse per la materia. In circa 200 hanno affollato la sala convegni della cooperativa florovivaista “Gemma Sud Mediterranea” di Olmedo, ed hanno seguito con grande attenzione e subissato di domande il relatore, Romano Magrini, capo area relazioni sindacali confederazione nazionale Coldiretti. «Per l’assunzione dei dipendenti l’agricoltura ha tante possibilità che gli altri settori non hanno – ha spiegato Magrini - Esiste una larga varietà di contratti che rispondono a tutte le nostre esigenze: oltre al tradizionale lavoro a tempo indeterminato, possiamo usufruire di un’ampia flessibilità nel determinato dove paghiamo solo le giornate in cui il dipendente lavora realmente».

«Grazie al Jobs act introdotto dal governo – ha continuato – ci sono diverse agevolazioni anche per l’indeterminato, dove per i primi tre anni c’è l’abbattimento dei contributi. E’ quando il dipendente non vi serve più perché il lavoro e diminuito, lo possiamo licenziare senza dover passare sulle forche Caudine come nel passato». Il rappresentante della Confederazione nazionale Coldiretti, che è riuscito nell’impresa di presentare l’ostica materia in modo molto chiaro e coinvolgente, ha rassicurato i soci avvertendoli però: «i dipendenti devono essere regolarizzati. La Coldiretti è a disposizione per trovare la migliore soluzione per il socio ma attenzione: le regole vanno rispettate».

Nella foto: il presidente Battista Cualbu


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