SASSARI - Quest'anno, solo nel primo semestre, 119 studenti hanno scelto Sassari per svolgervi la loro mobilità a fini di studio. Altri diciotto incoming sono già arrivati con l’“Erasmus traineeship in Sardinia” per svolgere i loro stage formativi presso imprese, istituzioni, laboratori e studi professionali. Molti altri sono attesi per il secondo semestre. Tra voi, il 54percento sono donne (l’anno scorso erano il 65percento). Questi i primi dati diramati da Piero Sanna e Giuseppe Moniello, delegati d’Ateneo per la mobilità internazionale studentesca e per l’Erasmus, durante l'Erasmus Welcome Day, tenutosi ieri (venerdì) nell'aula magna dell'Università degli Studi di Sassari. Come da tradizione, gli studenti spagnoli sono la componente più numerosa (il 60percento, contro il 55percento dell’anno passato). Al secondo posto figurano anche quest'anno gli studenti delle università turche (18percento), seguiti dagli studenti polacchi (6percento), francesi, tedeschi, irlandesi, svizzeri, portoghesi.

«In questi anni – hanno proseguito i due professori - il nostro Ateneo ha fatto grandi progressi: abbiamo rafforzato i corsi di lingua e cultura italiana, lo scorso anno venti studenti Erasmus hanno superato l’esame per la certificazione internazionale; abbiamo potenziato gli sportelli Erasmus, i servizi di tutorato per gli incoming, le funzioni del garante degli studenti stranieri, l’accesso all’assistenza sanitaria, agli spettacoli e ai servizi sportivi. Molto è stato fatto ma molto resta da fare. Ci scusiamo fin d’ora di alcuni ritardi, ma vi chiediamo di portarci le vostre esperienze e di aiutarci a migliorare la nostra organizzazione. A Sassari avrete modo di conoscere degli ottimi professori e potrete sperimentare nuovi metodi di studio. Frequentate le lezioni, le biblioteche, i laboratori, i seminari e le conferenze, ma non trascurate di chiedere spiegazioni, di portare il vostro punto di vista, di stimolare il dibattito. Partecipate al progetto del nostro Ateneo di costruire una via mediterranea all’Erasmus, fondata sulla libera circolazione degli uomini e delle idee e sulla sistematica sperimentazione delle diversità linguistiche e culturali».

Da alcuni anni, l'Ateneo sassarese ha predisposto un questionario, che chiediamo agli alunni di compilare al termine del loro soggiorno. «Gli studenti dell’anno scorso vi raccomandano di frequentate i corsi d'italiano, di visitare la Sardegna, di integrarvi subito nella comunità studentesca e nella vita locale. Concludiamo con un sentito ringraziamento alla Sezione di Sassari dell’Erasmus Student Network, ai delegati Erasmus dei Dipartimenti e del Comitato Erasmus d'Ateneo, all'Ufficio Relazioni Internazionali, agli impiegati e ai tutor degli sportelli Erasmus, agli insegnanti d’italiano per stranieri e al Centro Linguistico d’Ateneo, al Conservatorio, al Coro di Abbasanta, al Centro di Documentazione europea, all'Ersu, alle associazioni studentesche e a tutti coloro che continuano ad adoperarsi per render più proficuo il vostro periodo di studio presso il nostro Ateneo», hanno concluso i delegati Piero Sanna e Giuseppe Moniello.

Nella foto: i delegati d’Ateneo per la mobilità internazionale studentesca e per l’Erasmus Piero Sanna e Giuseppe Moniello