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A.B. 10 ottobre 2015
Spese sanitarie: è polemica tra Riformatori ed assessore Arru
Il partito parla di spesa sanitaria fuori controllo e due anni di disastro, dovuti al governo del centrosinistra, mentre il delegato regionale della Sanità parla di dati non veritieri


CAGLIARI - «Stupefacente! Non c’è altro termine per definire la faccia tosta della Giunta Regionale e della sua maggioranza che cercano inutilmente di nascondere un sostanziale fallimento delle sue politiche di controllo della spesa sanitaria». Lo dicono il coordinatore regionale dei Riformatori sardi Michele Cossa, il coordinatore del Centro studi del partito Franco Meloni ed il capogruppo consiliare Attilio Dedoni. «Ora, riemerge dalle ridicole vicende in cui è impelagato a Quartu il consigliere Ruggeri, che detta le sue ricette ai giornali: mi fino ad ora che ha fatto? Ora l’assessore Arru ci dice soddisfatto che “abbiamo cominciato a invertire la tendenza”, prevedendo (forse) una straordinaria riduzione dell’1percento! Forse i suoi funzionari non lo hanno informato, ma una riduzione dell’1percento non significa proprio nulla, ammesso che si verifichi sarebbe solo un caso e non certo un inversione di tendenza di una spesa che è sostanzialmente sotto controllo dal 2009». Secondo i Riformatori, si è passati dai 2899milioni di euro del 2008 ai 3091milioni del 2012 (crescita proseguita ogni anno), fino ai 3087milioni del 2014 (dato stimato sui modelli Ce). «Si tratta, com’è facile verificare di piccole variazioni da anno ad anno, con una differenza nel periodo di circa 180milioni, cioè 30 all’anno, cioè l’1percento l’anno, un trend tutto sommato contenutissimo e per giunta maturato in buona parte nel primo anno del periodo. Infatti, i dati dal 2009 al 2014 mostrano un aumento di soli 84milioni, cioè in media una quindicina all’anno, meno dello 0,5percento. Riusciranno i nostri eroi a fare di meglio? Domanda all’assessore: ci mostra i dati dei Ce dei primi tre trimestri del 2015?».

E la risposta ai Riformatori è arrivata a stretto giro di posta da parte dell'assessore Arru, che si chiede, invece, da dove abbiano estrapolato i dati. Infatti, «quello che si rileva chiaramente dalle tabelle ufficiali è che, a partire dal 2009 il trend di spesa è sostanzialmente in crescita, con un’inversione di tendenza nel 2015: inversione ancora più significativa se si pensa che nel 2015 la spesa sanitaria cresce di 60milioni di euro per effetto dei farmaci per l’epatite C: senza questo costo, il decremento sarebbe stato di oltre il 3percento, quindi 90milioni. Quindi – sottolinea il delegato regionale - nel 2015 per la prima volta negli ultimi cinque anni, la spesa decresce sensibilmente. Contrariamente a quanto ritengono i Riformatori, una riduzione dell’1percento della spesa sanitaria è una cifra enorme: si tratta di 30milioni (è il valore dell’intero bilancio di Laore, il doppio del bilancio di Agris e Argea). Non dimentichiamo, che i bilanci sanitari sono di norma composti per 1/3 da spesa per il personale e per i 2/3 da spesa per acquisto di beni e servizi, spese per loro natura incomprimibili: per ridurre la spesa per l’acquisto di beni e servizi, occorre attendere la scadenza naturale di un contratto di appalto, sennò si va in contenzioso e la spesa cresce anziché ridursi. I Riformatori – insiste Arru - fingono di non sapere che, nel 2014, abbiamo subito gli effetti del periodo elettorale, che ha comportato per le casse pubbliche oltre 7milioni di euro di spesa per il personale in più, derivante dalle politiche assunzionali della precedente legislatura». In conclusione, l'assessore regionale snocciola i costi della produzione, annunciando per il 2015 una cifra pari a circa 3190milioni di euro, con un decremento dell'1,84percento rispetto all'anno precedente.

Dati che, però, non soddisfano i Riformatori, che in tarda serata sono tornati all'attacco. «Siamo lieti di informare l’assessore Arru circa la provenienza dei dati che abbiamo citato: l’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità. Siamo infatti in possesso di un dvd consegnato qualche mese fa dagli uffici dell’Assessorato al capogruppo consiliare dei Riformatori che arriva fino al terzo trimestre del 2014 incluso. Quindi, i dati sono quelli ufficiali, l’unico stimato è quello del 2014 sulla base delle informazioni fornite dallo stesso Assessorato. Quanto a quelli del 2015, i dati reali li vedremo fra qualche mese. L’assessore, nella sua replica, usa i dati di spesa finali, compresi cioè ammortamenti e accantonamenti, noi (come abbiamo precisato) usiamo quelli totali, ma senza i costi “non monetari”, cioè citiamo la spesa vera. In quanto al resto, l’Assessore tira fuori giustificazioni varie, ma non può nascondere la verità, dopo quasi due anni la spesa è sostanzialmente la stessa. Poi, se lui è soddisfatto di una riduzione di 30milioni su 3100 (ammesso e non concesso che ci sia davvero), beh, buon pro gli faccia. Non crediamo però che i sardi se la bevano come un grande progresso», concludono i rappresentanti regionali dei Riformatori Sardi.

Nella foto: l'assessore regionale Luigi Arru


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