Nicola Sanna
30 novembre 2015
L'opinione di Nicola Sanna
Abbattiamo gli steccati e creiamo dialogo e confronto
Sono sorpreso e non condivido affatto la scelta del consiglio dei docenti della scuola primaria di San Donato di dire no alla visita pastorale dell'arcivescovo di Sassari. Quell'istituto che, con la grande presenza di bambini di varie nazionalità, ha dimostrato di essere un esempio di integrazione. E se integrazione vuol dire rispetto e ricerca della conoscenza del prossimo, con questo gesto a me sembra si faccia un passo nella direzione contraria. Credo che la visita pastorale sia uno dei tanti riti di vicinanza che dimostri la volontà di incontrare, conoscere e ascoltare il prossimo e che non presupponga una scuola confessionale quanto una scuola aperta a tutti. La visita, pertanto, serve non tanto a parlare con se stessi ma come momento di socialità. In questo periodo, non abbiamo bisogno di gesti che tendono a inasprire gli animi quanto momenti di confronto e di comprensione gli uni degli altri. Abbiamo un Papa che si reca in Africa, in luoghi in cui parlare di fede è diventato pericoloso. E mentre Lui abbatte gli steccati noi qui alziamo muri. Mi auguro che gli insegnanti rivedano questa scelta e anzi, proprio in virtù del fatto che l'istituto è stato esempio di integrazione, invece di apporre un rifiuto si solleciti la visita di altre professioni religiose, così da creare occasioni di dialogo e confronto e dare ai bambini la possibilità di conoscere. Offrire strumenti per un'analisi critica e per un arricchimento culturale. Quello che la scuola deve fare.
* sindaco di Sassari
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